COAZZE – Domenica 18 ottobre torna la Festa Rurale del Cevrin di Coazze. Quest’anno celebra vent’anni di successi, grazie alla collaborazione tra Comune, Pro Loco, associazione commercianti “Giütumse”, CAI, AIB e Croce Rossa. La festa rispetterà tutte le norme anti Coronavirus.
IL CEVRIN
Il Cevrin di Coazze è un formaggio grasso, di breve stagionatura, a pasta molle. E’ tutelato da un Presidio Slow Food che ha lo scopo di salvaguardare l’allevamento della capra e la produzione del suo latte. Nasce in un territorio del Torinese dove storicamente era l’unico formaggio prodotto. La crosta è morbida, rugosa e umida, di colore rosso aranciato, con apparenti muffe grigie. La pasta è abbastanza dura, friabile, di colore avorio o paglierino chiaro, internamente può essere bianca. Formaggio grasso, di breve stagionatura, a pasta molle. Il latte di capra impiegato deve essere circa il 40% del totale lavorato. Il Cevrin, Caprino in dialetto, è Presidio Slow Food con la seguente motivazione: “Si vuole valorizzare questo formaggio creando una nuova rete commerciale che permetta di rilanciare l’allevamento caprino e incrementare la produzione di latte.
LA STORIA
E’ il formaggio tradizionale di questo piccolo territorio. Mancano documentazioni storiche, ma sembra che la tecnica produttiva si tramandi di generazione in generazione. Il latte vaccino della mungitura serale viene unito al latte di capra della munta mattutina. Dopo la pastorizzazione (un tempo era a latte crudo) il latte viene portato alla temperatura di 35° e addizionato con caglio. La cagliata, presamica, viene rotta e poi estratta con teli per essere posta nelle fuscelle. La salatura avviene a secco. Durante la maturazione il formaggio si lava in salamoia.
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