A Coazze il Festival di Pirandello con la musica di Bruce Springsteen grazie a “Growin’up”

COAZZE – Come gli anni passati, torna a Coazze il “Festival Nazionale Luigi Pirandello e del ‘900”. E’ giunto alla sua 15ª edizione. Una manifestazione che anno dopo anno ha assunto una connotazione culturale che ha allargato sempre più l’interesse di un pubblico che va oltre i limiti della sola Regione Piemonte. In Val Sangone si celebra il soggiorno vissuto da Luigi Pirandello a Coazze. Ecco la vasta letteratura classica del grande commediografo siciliano ha fatto sì che l’interesse culturale verso questo Festival si allargasse dal Piemonte fino alla Sicilia. Merito degli sforzi organizzativi di Giulio Graglia, il regista piemontese che da sempre propone al pubblico attività teatrali e manifestazioni di alto interesse culturale. Così come in questo tempo in cui non siamo ancora usciti completamente dall’emergenza sanitaria per il Covid.

Pirandello

PIRANDELLO

Luigi Pirandello che viene celebrato nel “Festival Nazionale Luigi Pirandello e del ‘900” è stato un drammaturgo, scrittore e poeta italiano, insignito del Premio Nobel per la letteratura nel 1934. Per la sua produzione, le tematiche affrontate e l’innovazione del racconto teatrale è considerato tra i più importanti drammaturghi del XX secolo. Tra i suoi lavori spiccano diverse novelle e racconti brevi in lingua italiana e siciliana e circa quaranta drammi, l’ultimo dei quali incompleto. Il suo primo grande successo fu merito del romanzo Il fu Mattia Pascal, scritto, secondo la leggenda, nelle notti di veglia alla moglie paralizzata alle gambe, circostanza che in realtà manca di riscontri effettivi. Il libro fu pubblicato nel 1904 e subito tradotto in diverse lingue. La critica non diede subito al romanzo il successo che invece ebbe tra il pubblico. Numerosi critici non seppero cogliere il carattere di novità del romanzo, come d’altronde di altre opere di Pirandello.

LE OPERE

Perché Pirandello arrivasse al successo si dovette aspettare il 1922, quando si dedicò totalmente al teatro. Lo scrittore siciliano aveva rinunciato a scrivere opere teatrali, quando l’amico Nino Martoglio gli chiese di mandare in scena nel suo Teatro Minimo presso il Teatro Metastasio di Roma alcuni suoi lavori: Lumie di Sicilia e l’Epilogo, un atto unico scritto nel 1892. Pirandello acconsentì e la rappresentazione il 9 dicembre del 1910 dei due atti unici ebbe un discreto successo. Tramite i buoni uffici del suo amico Martoglio anche Angelo Musco volle cimentarsi con il teatro pirandelliano: Pirandello tradusse per lui in siciliano Lumie di Sicilia, rappresentato con grande successo al Teatro Pacini di Catania il 1º luglio 1915.

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