A Borgone un incontro con i diciotteni per parlare di volontariato

borgone municipio

BORGONE – Ognuno di noi sa quanto importante sia il volontariato anche se, nella vita frenetica delle giornate, non tutti riescono a ricavare del tempo per aiutare il prossimo. E proprio di questo hanno parlato le Associazioni di Volontariato e l’Amministrazione comunale di Borgone ai diciottenni, spiegando proprio la bellezza e l’importanza di trovare del tempo per dare una mano. Sono tante le associazioni di volontariato e quello che conta è davvero, soltanto, la voglia di aiutare gli altri. Pare che Audrey Hepburn abbia detto: “Nel diventare più maturo scoprirai che hai due mani: una per aiutare te stesso, l’altra per aiutare gli altri”. Niente di più adatto ai neo-maggiorenni, ai quali il mondo si sta aprendo in tutta la sue forme, quella del volontariato compresa!

Borgone: il suo nome deriva dal nome germanico di persona Burgo, -onis. La specifica indica la sua collocazione. Il comune si trova sulla sponda sinistra del fiume Dora Riparia, addossato alla montagna, con ottima esposizione sul lato sud della valle. Il Municipio è nel Palazzo Montabone. Viene acquistato dal Comune di Borgone Susa nell’anno 1901 dal Cavalier Enrico Montabone per essere adibito a Municipio e scuole Elementari. Costituisce un insieme architettonico che conserva, malgrado i vari interventi specialmente all’interno nei corso degli anni, la sua struttura elegante di palazzo civile fine seicento a pianta rettangolare rotta dall’ampia scala in pietra naturale sulla facciata principale e da due avancorpi che al piano nobile formano due terrazzi prospicienti l’attuale piazza del Comune.

IL CASTLAS

Il Castlas: collocato su un rilievo che domina il capoluogo, è un tipico esempio di edificio fortificato valsusino con struttura a torre e risale al XIV secolo Borgone, nel tardo Medioevo, costituito da due insediamenti distinti: Villa Nova e Villa Vetula. I ruderi della torre di Borgone-chiamata dai locali Castlas e come Castellazzo ricordata dalla cartografia settecentesca-dominato, dall’alto di un progetto, l’abitato di Villa Nova. Benché quest’ultimo insediamento compaia già nel 1277, non vi sono notizie della torre prima del Trecento e nulla sappiamo su chi la costruì e l’abitò prima del 1426. Si tratto di una casaforte a torre, centro di una contenuta signoria locale. Che non si tratti di una semplice torre appare evidente dai ruderi murai, i quali indicano l’esistenza di più edifici orizzontali addossati alla torre vera e propria (maschio).

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