25 Aprile a Giaveno: la storia dei Partigiani della resistenza

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GIAVENO – Il 25 Aprile ci sarà l’iniziativa anche a Giaveno #bellaciaoinognicasa. Alle ore 15 c’è l’appello della Presidenza e della Segreteria nazionali ANPI. Quest’anno è così anche l’occasione per un 25 Aprile a Giaveno per ricordare gli avvenimenti. Come nacque al Resistenza in Valsangone? Sotto la guida del Maggiore degli Alpini Luigi Milano il 9 settembre si raccolgono nella vallata i primi gruppi partigiani. Affluiscono, fra gli altri, i giovani ufficiali Cantelli  e  Bertolani, Giulio e Franco Nicoletta, Eugenio Fassino, Sandro Magnone, Paolo Morena, Francesco Caparello, ed ex prigionieri alleati sovietici e inglesi. Inizia una feconda, attiva partecipazione dei civili alla costruzione della Resistenza nella Valle. Per Coazze la figura preminente è Enrico Valobra, per Giaveno Guido Teppati. Anche il clero locale in modi diversi fornisce un valido contributo.

LA STORIA

Il 23 settembre i tedeschi effettuano il primo rastrellamento. Nei venti mesi successivi ne effettueranno 27. Le prime vittime degli attacchi tedeschi sono il pittore giavenese Maurizio Guglielmino, ucciso nella sua casa di villeggiatura al Colletto di Forno, e una valligiana, Evelina Ostorero, che non si era fermata all’intimazione di alt di una pattuglia. Questi primi episodi di barbarie suscitano nella popolazione una ondata di sdegno contro l’invasore e consolidano estendendoli i sentimenti di solidarietà verso i partigiani. Le prime bande partigiane si dispongono al Ciargiur, sede del comando del Maggiore Milano, alla Dogheria e al Palé. La cattura del Maggiore Milano il 22 ottobre non interrompe i riusciti attacchi ai presidi e depositi tedeschi che rispondono col duro rastrellamento del 13 novembre.

PER I PARTIGIANI

Spiegano dall’ANPI di Giaveno per il 25 Aprile. “Quest’anno non potremo scendere in piazza ma non ci fermeremo. Il 25 aprile alle ore 15, l’ora in cui ogni anno parte a Milano il grande corteo nazionale, invitiamo tutti caldamente ad esporre dalle finestre, dai balconi il tricolore e ad intonare Bella Ciao. In un momento intenso saremo insieme, con la Liberazione nel cuore. Con la sua bella e unitaria energia. Chiediamo alle associazioni, ai sindacati, a partiti, ai movimenti che si riconoscono nei valori e principi della Resistenza, dunque della democrazia e della Costituzione“.

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