TORINO – 6 giugno 2022, oggi vengono celebrati i 208 anni di vita dell’Arma dei Carabinieri nella splendida cornice del Castello di Moncalieri, già residenza Sabauda, dal 1969 sede del 1° Rgt. Carabinieri e dal 1997 patrimonio dell’umanità. La ricorrenza è stata commemorata con il tradizionale schieramento di militari e mezzi, in rappresentanza di tutti i reparti dell’Arma del Piemonte e della Valle d’Aosta. Una cerimonia sobria e misurata nel corso della quale, dopo la lettura dei messaggi del Presidente della Repubblica e del Comandante Generale dell’Arma, Generale di Corpo d’Armata Teo Luzi, e l’intervento del Comandante della Legione “Piemonte e Valle d’Aosta”, Generale di Divisione Aldo Iacobelli, sono state consegnate alcune ricompense concesse ai militari particolarmente distintisi nelle attività di servizio.
CARABINIERI: LA CERIMONIA IN PRESENZA
Dopo due anni di pandemia si è dunque potuto tornare a celebrare la ricorrenza in presenza, sebbene in un tempo caratterizzato dagli orrori della guerra e della conseguente crisi securitaria, che fanno riflettere sui valori della pace, della libertà, della democrazia, della sicurezza e della coesione sociale che da sempre ispirano il carabiniere nella sua quotidiana azione, svolta al fianco delle altre Forze di Polizia e della Magistratura. Un’azione sostenuta dalla gente e dalle istituzioni del Piemonte e della Valle d’Aosta che non hanno mai fatto mancare la loro vicinanza e solidarietà ai carabinieri anche nei momenti più difficili, come quello vissuto per il ferimento, avvenuto il 29 novembre 2021 nel tentativo di scongiurare una rapina in farmacia, del Brig. SABBATINO Maurizio, che proprio questa mattina, a Roma, è stato ricevuto al Quirinale dal Presidente della Repubblica e nel pomeriggio, nel corso di analoga cerimonia, sarà insignito della Medaglia d’Oro al Valor Civile con la seguente motivazione: “Intervenuto, libero dal servizio, contro due malviventi che stavano rapinando una farmacia, veniva gravemente ferito con quattro coltellate. Grandissimo esempio di coraggio, di senso del dovere e di spirito di solidarietà“.
L’IMPEGNO DELL’ARMA DEI CARABINIERI
Oggi l’Arma, fortemente impegnata su tanti fronti, nazionali e internazionali, rimanendo ancorata ai propri valori tradizionali – responsabilità del ruolo, consapevolezza dell’autorità rivestita, coerenza dell’esempio, coesione interna – ha compiuto rilevanti sforzi per migliorare la Sua presenza sul territorio e il suo ruolo di prossimità al cittadino. “Le 4 Tenenze e le 341 Stazioni Carabinieri sono in Piemonte e Valle d’Aosta l’espressione più immediata della vicinanza dello Stato alle comunità. Sommando capacità operative e umana sensibilità, svolgono un’insostituibile funzione di rassicurazione sociale, acconto ai sindaci, punti di riferimento altrettanto preziosi per i cittadini ” ha posto in evidenza il Generale Iacobelli. Durante la fase più acuta della pandemia i carabinieri lo hanno testimoniato continuando a svolgere il loro dovere vivendo tra la gente con umanità e fornendo il proprio contributo in ogni settore, come dimostra l’HUB vaccinale realizzato nella Cavallerizza Reale del Castello di Moncalieri con il contributo dell’ASL Città di Torino, che ha riscosso unanime plauso.
IL CARABINIERE
Il Carabiniere esprime una straordinaria capacità di porsi in ascolto delle persone, che la gente sa e vuole ritrovare nelle nostre uniformi, riconosciute non solo come argine all’illegalità, ma anche come antidoto alle ansie della modernità. L’Arma, che vive tra la gente, ne condivide le apprensioni, ma ne coglie anche i desideri più positivi. Tra tutti, l’aspirazione alla coesione sociale. La ricerca della coesione anima anche l’impegno dell’Arma in tutti gli ambiti della propria missione. Oggi l’orientamento al cittadino e la prossimità alla popolazione rimangono il vero metro di valutazione dell’impegno di ciascun Carabiniere. “Fuori da tale contesto, ogni dato operativo, pur ragguardevole negli andamenti crescenti, diventa un computo sterile, per nulla rappresentativo dell’esercizio delle nostre responsabilità” ha sottolineato il Generale Iacobelli, che ha voluto ricordare le parole indirizzate dal parroco di un quartiere degradato di Torino al proprio Comandante di Stazione al quale esprimeva le preoccupazioni degli abitanti: “Grazie per la cordialità ricevuta. Sono uscito dalla riunione rincuorato, non solo per i risultati che ora sono in campo. Per un prete di periferia, abituato ad ascoltare gli altri, essere ascoltato fa bene. Qui non è facile e i Carabinieri sono davvero i nostri custodi”.
LA SICUREZZA DEI CITTADINI
In un periodo in cui è crescente la richiesta di sicurezza da parte dei cittadini, soprattutto in determinate aree degradate dei grandi centri urbani, in particolare a Torino, come le cronache di questi giorni ci ricordano, l’Arma risponde con la presenza dei propri presidi sul territorio, Compagnie e soprattutto Stazioni Carabinieri. Nella città di Torino le 3 Compagnie urbane con le loro 16 Stazioni offrono costante vicinanza ai cittadini e rappresentano degli insostituibili presidi di legalità. Un impegno costante dell’Arma a favore della collettività. Una fedeltà ai valori che non ha prezzo, ma che comporta sempre un costo, come ci insegnano i nostri Caduti. Un impegno che oggi si focalizza tra l’altro su alcuni temi fortemente avvertiti dalla cittadinanza.
I GIOVANI
In primo luogo la condizione giovanile e le criticità della rete. Con crescente frequenza si registrano scorribande e danneggiamenti irrazionali, organizzati spesso attraverso i social network, da gruppi giovanili, composti anche da minorenni. A Torino il fenomeno si è manifestato in maniera dirompente nell’ultimo anno tanto da destare grande allarme sociale. Su questo fronte l’Arma, oltre a condurre una doverosa ed incisiva azione di contrasto – nel solo 2022 nel capoluogo piemontese è stato possibile identificare oltre 200 giovani coinvolti nel fenomeno, arrestarne 15 e denunciarne 22 – ha aperto una riflessione, lavorando per anticipare situazioni di possibile rischio, attraverso il pattugliamento della rete internet, con l’obiettivo di disinnescare sul nascere derive pericolose per la stessa incolumità dei ragazzi. L’Azione repressiva non è sufficiente per dare risposte efficaci. Per questo in sintonia con il Ministero dell’Istruzione l’Arma spende tutta la propria presa comunicativa per alimentare nei ragazzi la fiducia nelle istituzioni. “Avere a cuore i giovani significa anche affrontare i bisogni e le sensibilità emergenti della nostra modernità” ha sottolineato il Comandante della Legione.
LE DONNE
Poi la violenza contro le donne. Nel 2021, i femminicidi hanno fatto segnare in Piemonte e Valle d’Aosta un significativo decremento rispetto al 2020. Tuttavia sono stati registrati ben 1016 casi di “codice rosso” rispetto ai 641 dell’anno precedente. Per rispondere al fenomeno il Paese si è dotato di un apparato penale tra i più avanzati in Europa. “Tuttavia il solo approccio repressivo, pur irrinunciabile, non è risolutivo. Pesano fattori di ordine culturale, che condizionano lo stesso percorso di consapevolezza delle vittime” ha evidenziato il Generale Iacobelli. Per questo, “l’Arma è impegnata – ha proseguito il Generale – nel potenziare la propria Rete Nazionale di Monitoraggio sul fenomeno della violenza di genere, che in Piemonte e Valle d’Aosta conta oltre 30 ufficiali di polizia giudiziaria, appositamente formati sul territorio, con l’obiettivo di sostenere le vittime nel loro percorso di denuncia”.
LA DIGNITÀ DEL LAVORO
Terzo tema è la dignità del lavoro. I 50 decessi sul lavoro nel 2021 “feriscono la nostra coscienza e sono un monito a salvaguardare la sicurezza sui luoghi di lavoro: diritto fondamentale in ogni società che voglia dirsi autenticamente “civile” ha sottolineato il Generale Iacobelli. Non è un caso che il più antico dei Reparti speciali dell’Arma sia il Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro, costituito nel 1926. Un impegno lungo quasi un secolo, contro ogni forma di sfruttamento, che oggi rivolge la sua attenzione anche alla gig economy, nelle cui dinamiche si insinuano i rischi di una insana precarietà.
IL PNRR
Altro tema in rilievo è la salvaguardia del PNRR, un progetto ambizioso di trasformazione sociale, digitale e ambientale nel quale il Paese e i cittadini – e tra questi i più giovani – ripongono le speranze di un futuro migliore. Per questo è necessario preservare il tessuto economico dall’affarismo predatorio delle mafie e dall’interesse subdolo dei fenomeni di corruzione. L’Arma, con le altre Forze di polizia, ha avviato ogni iniziativa per il “debito buono” degli italiani dalle aggressioni delle mafie.
“Contestualmente, l’Istituzione dedica importanti risorse investigative per contrastare i gruppi criminali e intercettare i loro interessi economici. Le indagini condotte in P.V.A. negli ultimi cinque anni hanno consentito l’arresto di oltre 130 soggetti per reati di mafia e il sequestro di beni per oltre 25 milioni di euro” ha rimarcato il Comandante della Legione.
L’AMBIENTE
Infine la protezione dell’ambiente. L’Arma è oggi in grado di esprimere una straordinaria funzione di “prossimità ambientale”, avendo maturato, negli ultimi decenni, qualificate competenze, nella prevenzione e nelle investigazioni, che oggi trovano ulteriore espressione nella spiccata professionalità dei Carabinieri forestali. “L’organizzazione e le capacità dei Carabinieri forestali sono davvero un unicum a livello mondiale” ha ribadito il Generale Iacobelli. Già nel 2021 l’Arma ha messo a disposizione dell’Autorità di Governo anche questa expertise per iniziative di “diplomazia ambientale”, in un settore per sua natura globale, in collaborazione con le Nazioni Unite, la FAO, l’UNESCO e l’Unione Europea.
IL GENERALE DALLA CHIESA
Quest’anno ricorre il 40° anniversario dall’eccidio del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, natio di Saluzzo. Il Generale Iacobelli, rivolgendosi ai militari schierati, ha voluto chiudere il proprio intervento ricordando alcune Sue parole: “… se non avessi avuto quest’ansia di servire la nostra Istituzione, senza riserve, vi sarebbe stato, qualche volta, un cedimento, una flessione. Io vi invito perciò a credere. Se crederete, state certi che troverete sempre intorno a voi coloro che crederanno”, esprimendogli la propria gratitudine per quanto fatto ogni giorno a favore della collettività.
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