18 febbraio, dalla Valsusa a Roma: i “Granatieri di Sardegna” ricordano il Duca di San Pietro

SUSA – Dalla Valsusa. Il 10 luglio 1744 il patrizio sardo Don Bernardino Antonio Genovese, Duca di San Pietro, levò in Cagliari a sue spese il Reggimento di Sardegna. Diverrà, il 20 aprile 1850, “Cacciatori di Sardegna”, col fine di garantire la sicurezza dei coloni appena approdati sull’isola di San Pietro. Di fronte alle coste sarde. Il lascito testamentario. Nel 1776 suo figlio, Don Alberto Genovese, Duca di San Pietro, donò al reggimento 120.000 lire vecchie di Piemonte. Fissando l’uso della loro rendita in apposita scritta “testamentaria” per la costituzione e la successiva manutenzione della Musica reggimentale. Nonché per aiutare le vedove dei soldati caduti.

Il nostro presidente di sezione Valter Costamagna con il figlio Giorgio, capitano dei granatieri, all’evento commemorativo

UNA MESSA PERPETUA

Prevedeva, tra l’altro, “Perpetuamente celebrar… anniversario in suffragio ed in memoria di esso, Sig. Duca Alberto, nel giorno anniversario della di Lui morte… (18 Febbraio)ed ove questo fosse impedito nel giorno immediatamente susseguente…”. Il 19 marzo 1852 il Reggimento Cacciatori di Sardegna è soppresso e fuso in due Reggimenti Granatieri costituenti la Brigata Granatieri. Con le 20 compagnie, tra ordinarie e scelte, dei due reggimenti di granatieri. Con le 10 compagnie del reggimento cacciatori, si compongono otto battaglioni, di quattro compagnie ciascuno, quattro per ogni reggimento. La brigata, riconfigurata, prende il nome di Brigata “Granatieri di Sardegna”. Su due reggimenti “Granatieri di Sardegna”. Per l’avvenuta fusione, ai reggimenti “Granatieri di Sardegna” passa il godimento dei frutti del cospicuo lascito che il Duca di San Pietro aveva munificentemente fatto al proprio reggimento.

UN IMPEGNO PRESO 245 ANNI FA

Dalla morte del benefattore, i Reggimenti Granatieri di Sardegna in armi hanno sempre onorato il proprio obbligo di fedeltà, facendo celebrare una Santa messa di suffragio il 18 febbraio di ogni anno, alla presenza dei propri reparti in armi, anche in periodo di guerra. Questa tradizione continua tuttora nella basilica romana di Santa Maria degli Angeli, dove la Brigata “Granatieri di Sardegna”, oltre al generoso Duca, commemora anche il sacrificio di tutti coloro che, in oltre tre secoli e mezzo di storia, sono caduti nell’adempimento dei loro doveri, fregiandosi del distintivo dei bianchi alamari.

Picchetto d'onore in divisa del 1744 alla messa di suffragio del Duca di San Pietro

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