Valsusa: un riconoscimento ai vigneti storici ed eroici, il commento di Uncem

VALSUSA – Arriva finalmente il Decreto sui vigneti eroici e sui vigneti storici che interessa anche la Valsusa. Soddisfatta Uncem con tutti i Comuni italiani dove la produzione vitivinicola eroica è importantissima. Per il valore economico ma anche e soprattutto per il valore paesaggistico e ambientale. La viticoltura, in moltissime valli alpine e appenniniche rappresenta un generatore di opportunità e sviluppo locale. Le vigne che fino a vent’anni fa venivano abbandonate perché troppo in pendenza o poco redditizie, oggi sono al centro di rivitalizzazioni.

VIGNETI STORICI, ARRIVA IL DECRETO

Secondo il nuovo decreto ministeriale, i soggetti interessati possano presentare alle Regioni di competenza le domande per il riconoscimento dei vigneti storici o eroici. Come indica il Decreto, si definiscono eroici i vigneti che “ricadono in aree soggette a rischio idrogeologico. O situati in aree dove le condizioni orografiche creano impedimenti alla meccanizzazione, in zone di particolare pregio paesaggistico e ambientale. Nonché i vigneti situati nelle piccole isole“. Sono considerati viceversa storici “quei vigneti la cui presenza è antecedente il 1960“. Vigneti la cui coltivazione è caratterizzata dall’impiego di pratiche e tecniche tradizionali “legate agli ambienti fisici e climatici locali, che mostrano forti legami con i sistemi sociali ed economici“. Uncem ha lavorato molto, con diversi Enti territoriali per la rivitalizzazione e la promozione di questi vigneti eroici. Continuerà a farlo, anche grazie a progetti e fondi europei.

ESULTANO I COMUNI CON VIGNETI EROICI E SUI TERRAZZAMENTI

Afferma il Presidente Uncem Marco Bussone. “Siamo molto soddisfatti e ringraziamo i ministri. I Comuni sul fronte della viticoltura eroica stanno facendo interventi importantissimi per strappare pezzi di versanti all’abbandono. Realizzare terrazzamenti, impiantare antiche cultivar di viti. Un’azione preziosa quella di tanti vignaioli, anche nuove generazioni, giovani che ci credono, che spostano sui versanti produzioni ad altissimo valore aggiunto. Vanno sostenuti“. Come affermano i vertici del Mipaaf, potranno contare anche su specifiche risorse e interventi finalizzati alla valorizzazione. Un patrimonio agricolo culturale fortissimo. Il nuovo decreto pone questo patrimonio quale unico nel mondo, decisivo. Ora servono investimenti delle Regioni sui terrazzamenti e uno specifico fondo nazionale.

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