AVIGLIANA, LA MAESTRA RINA COMPIE 100 ANNI
AVIGLIANA – Compie 100 anni una storica e longeva insegnante della scuola elementare Norberto Rosa di Avigliana: Catterina āRinaā Bologna, vedova Tascherio, secondo nome Vittoria, in quanto nata 6 anni dopo la fine della prima guerra mondiale. Gli auguri del sindaco Andrea ArchinĆ e della vicesindaco Paola Babbini a nome della CittĆ di Avigliana, della Giunta e dellāAmministrazione comunale tutta sono stati rivolti alla centenaria in una cerimonia privata a casa della maestra. Catterina Bologna vive infatti con il figlio Roberto Tascherio e la sorella, che per lāoccasione ĆØ stata festeggiata per i suoi 102 anni che compirĆ il prossimo 22 novembre. La maestra Rina ĆØ stata una figura importante per molte generazioni visti i 40 anni di carriera. Anche il marito, scomparso nel 1986, era maestro elementare nella stessa scuola. Entrambe le sorelle sono in salute e molto lucide. Allāanziana maestra sono stati consegnati gli auguri di due ex studentesse che oggi sono pensionate.
LA SIGNORA MAESTRA
Il primo ricordo ĆØ quello Annamaria Arnodo, anche lei maestra alla Domenico Berti, in pensione da pochi anni, studentessa della maestra Rina: Ā«Era la āsignora maestraā graziosa, minuta, una figura romantica, quasi deamicisiana e familiare, era una specie di insostituibile punto di riferimento per noi scolare, che timidamente, ci affacciavano alla porta della scuola e per tante, lei ĆØ stata come una seconda mamma. Era il tempo delle aste, delle penne con il pennino che venivano intinte nel calamaio, della bella scrittura con le āoā con il piccolo ricciolo, dei grembiuli neri dei fiocchi azzurri, mai abbastanza vaporosi. Una maestra cosƬ appassionata al suo lavoro che in molte, abbiamo deciso di seguire la sua strada. Molte delle esperienze vissute allora con la maestra Tascherio, si ricordano per tutta la vita, sono ricordi indelebili, ritagli di emozioni affissi nellāalbum del nostro cuore.
La maestra in questi giorni, compie 100 anni, una vita lunghissima trascorsa in parte nella scuola. Ha insegnato a molti non solo a āleggere, a scrivere e a far di contoā come si diceva un tempo, ma, soprattutto a essere futuri uomini e donne. Auguri āsignora maestraā per questo importante traguardo, e se, tra i suoi ricordi, ci sono ancora i volti dei tanti bambini che ha aiutato a crescere, sappia che, ancora adesso, da adulti la ricordano con sincero affettoĀ».
ATMOSFERE DI ANNI PASSATI
Il secondo ricordo e augurio ĆØ quello di Lidia Brunatti che evoca atmosfere di anni passati: Ā«Avigliana, il borgo Paglierino, la strada acciottolata in salita, il grande cortile, la scuola elementare Norberto Rosa, le aule ai lati del corridoio, i piccoli banchi di legno. Noi bambine, col grembiule nero, il colletto bianco, il fiocco. Poi entrava lei, sempre curata, elegante, ma senza ostentazione. āBuongiorno signora maestraā dicevamo in coro, con un misto di affetto, rispetto e timore reverenziale. Per me che venivo dalla campagna ĆØ stata lāanello di giunzione fra la famiglia e il resto del mondo, la prima persona estranea con cui avevo contatti. Allāepoca ogni insegnante spiegava tutte le materie e lei sapeva spaziare tra i vari argomenti suscitando in noi la curiositĆ e il desiderio di imparare sempre cose nuove. Rallentava il passo per aspettare chi aveva qualche difficoltĆ . Nel rimprovero e nella correzione non cāera mai superioritĆ , ma lāincoraggiamento per fare meglio. Mi rimane di lei lāimmagine di una vita dedicata alla famiglia e al lavoro, svolto con serietĆ e correttezza, ma soprattutto con passione e amore. Grazie di cuore, signora maestra, dalla sua allievaĀ».