Valsusa, incidente in galleria sull’autostrada A32: lunga coda di TIR sulla statale

TIR code

SUSA – Valsusa, incidente in galleria sull’autostrada A32: lunga coda di TIR sulla statale.

INCIDENTE SULL’AUTOSTRADA A32, LUNGHE CODE DI TIR SULLA STATALE

Oggi, martedì 17 ottobre, si è verificato un incidente nella galleria Cels che ha imposto la chiusura dell’autostrada A32 Torino Bardonecchia. Il traffico pesante è stato deviato verso l’autoporto, ma sulla statale si è riversata una lunga colonna di TIR da San Giuliano allo svincolo di Venaus, passando per Susa che ha subito i maggiori disagi alla circolazione. Ricordiamo che la chiusura del tunnel del Monte Bianco ha riversato molto traffico pesante sull’autostrada della Valsusa.

CHIUSURA TUNNEL DEL MONTE BIANCO, UNCEM: FORTISSIMA PREOCCUPAZIONE PER VIABILITÀ SECONDARIA VERSO IL FREJUS IN VAL DI SUSA

Chiuso il Tunnel del Monte Bianco: migliaia di camion in più verso la Valsusa. “Non doveva chiudere, tra i proclami di tanti politici, e invece da oggi il Tunnel del Bianco chiude. Chiude davvero. Con una serie di conseguenze gravissime che ci preoccupano. Conseguenze immediate, su viabilità secondaria verso San Bernardo e Frejus. Conseguenze di medio e lungo periodo su un sistema alpino che, dopo vent’anni di indifferenza dei più, finisce per essere blocco verso l’Europa. Un problema gravissimo, per molto tempo sottovalutato. Sappiamo già che il nodo viario torinese, della Tangenziale in particolare, da oggi fino a fine anno sarà intasato. E migliaia di camion in più andranno verso la Val Susa e il Frejus, essendo bloccata la statale 28 in Alta Val Tanaro verso Ventimiglia e Nizza, essedono con limitazioni per la stagione invernale la statale 21 verso la Maddalena e pure il Gran San Bernardo chiuso di notte fino a marzo ai mezzi pesanti alti più di tre metri”.

ATTESO CAOS

“Un bel caos, che ci dice una cosa. I rallentamenti dei lavori ai trafori alpini ferroviari, la non pianificazione infrastrutturale, la mancanza di coesione vera europea che guarda alle montagne quale luogo di sviluppo e crescita, flussi e transiti, pensano come non mai. E peseranno tantissimo, da oggi, sui sistemi economici di Valle d’Aosta e Piemonte. Ora, svegliandoci tutti di fronte alle emergenze, si torni a pianificare come sancito dal Trattato del Quirinale tra Italia e Francia e da strumentazioni istituzionali europee. Che smettendo di considerare la Strategia macroregionale alpina strumento per fare un po’ di progetti e incontri, forse finalmente si concentreranno – anche noi, tutti i Decisori politici e i Rappresentanti istituzionali – su reti, infrastrutture, Alpi che uniscono. È l’ora giusta, finalmente“. Così Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem, con il Presidente Uncem Piemonte Roberto Colombero, e il Consigliere nazionale Uncem Valdostano Jean Barocco.

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