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domenica, 25 Maggio 2025

Valsusa in piazza: bloccata simbolicamente la Stazione di Susa contro il TAV

SUSA Il movimento No TAV ha invaso pacificamente le vie di Susa questo pomeriggio, culminando in un gesto simbolico di forte impatto: la chiusura con nastro bianco e rosso della stazione ferroviaria locale. La marcia popolare indetta dal Coordinamento pendolari Valsusa e sostenuta da numerosi cittadini e comitati, ha raggiunto lo scalo ferroviario per manifestare con forza la propria opposizione al progetto di realizzazione della linea ad alta velocità Torino-Lione TAV. Lo slogan “Difendiamo la piana di Susa! No alla chiusura della stazione!” ha risuonato tra i manifestanti, esprimendo una duplice preoccupazione. Da un lato, la difesa del territorio e dell’ambiente della Val di Susa, da sempre al centro della battaglia contro il TAV. Dall’altro, una nuova e concreta minaccia che incombe sulla quotidianità degli abitanti: la potenziale chiusura della stazione di Susa qualora il “progetto mortifero” dovesse concretizzarsi.

Bloccata simbolicamente la Stazione di Susa contro il TAV

Le ragioni della protesta sono chiare e sentite. Come sottolineato dal Coordinamento pendolari Valsusa, la chiusura della stazione rappresenterebbe un grave colpo per la comunità locale. “Gli e le abitanti della valle perderebbero la possibilità di spostarsi e di raggiungere il paese di Susa, il suo ospedale e i suoi istituti scolastici,” si legge in una nota diffusa dagli organizzatori. Un’eventualità che isolerebbe ulteriormente la valle, rendendo più difficoltosi i collegamenti essenziali per la vita di tutti i giorni. La manifestazione odierna è solo l’ultimo atto di una lunga e tenace resistenza portata avanti dalla popolazione della Val di Susa contro un’opera considerata dannosa per l’ambiente, per l’economia locale e per la qualità della vita degli abitanti. Il gesto simbolico della chiusura della stazione vuole richiamare l’attenzione sulle concrete ripercussioni che il TAV potrebbe avere sulla mobilità e sull’accessibilità ai servizi fondamentali per la comunità. Il nastro bianco e rosso che sigilla simbolicamente l’ingresso della stazione è un monito chiaro: la Valsusa non intende rinunciare alla propria stazione, un nodo cruciale per la vita della valle.

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