Valsusa: fotografati dei lupi grigi ibridi vicino alle case

VALSUSA – Un altro lupo ibrido vive in Valsusa? Gli scatti fotografici, del 29 gennaio, sembrerebbero dimostrare la presenza di alcuni esemplari in bassa valle. I primi casi furono segnalati dai Guardiaparco dell’ente Parco Alpi Cozie un anno fa. Nelle immagini ci sono due soggetti grigi, e quasi certamente riconoscibili come esemplari di “canis lupus italicus“. Un terzo animale, eguale nelle forme ma diverso nel colore: rossiccio come l’ibrido segnalato un anno fa.

IL LUPO

Il lupo grigio appenninico (Canis lupus italicus Altobello, 1921) è una sottospecie del lupo grigio indigeno della penisola italiana, ma ormai diffuso stabilmente anche in buona parte della Francia. È stato tolto dall’elenco delle specie nocive dal 1971. Quando la popolazione si era ridotta a solo 70-110 esemplari in alcune aree isolate dell’Appennino. Grazie alla tutela, dagli anni novanta del secolo scorso, l’areale del lupo grigio appenninico si è espanso occupando dapprima tutte le zone montuose degli Appennini. Quindi le Alpi Occidentali e successivamente la Francia meridionale e sudorientale, la Svizzera e la Spagna nord orientale.

IL LUPO GRIGIO

Il lupo grigio appenninico fu riconosciuto come una sottospecie a parte dal lupo grigio europeo nel 1921 dallo zoologo Giuseppe Altobello. Notò come disponeva d’una colorazione e una morfologia cranica diverse. Quest’ultima mostrava somiglianze con quella del cane e lo sciacallo dorato. La classifica di Altobello fu scartata da alcuni autori, incluso Reginald Innes Pocock, che lo classificò come sinonimo del lupo europeo. Nel 2002, il paleontologo Ronald Nowak riaffermò la morfologia distinta del lupo grigio appenninico con uno studio svolto su vari crani di lupi italiani ed europei e di cani. Fra i tratti distintivi notati nei crani italiani c’erano un palato snellito tra i primi premolari, un osso frontale largo e un osso jugale meno sviluppato. La Mammal Species of the World continua a considerarlo un sinonimo del lupo grigio europeo. Viene riconosciuto come distinto dalla National Center for Biotechnology.

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