USURA: ESEGUITE TRE MISURE CAUTELARI DALLA POLIZIA DI STATO
TORINO – Nel mese di luglio la Polizia di Stato ha eseguito lāOrdinanza dispositiva di misure cautelari, emessa dal Tribunale di Torino, a carico di tre cittadini italiani destinatari rispettivamente della misura della custodia cautelare in carcere, degli arresti domiciliari con lāapplicazione del ābraccialetto elettronicoā e dellāobbligo di presentazione, gravemente indiziati dei reati di usura e tentata estorsione. Lāarticolata indagine prendeva avvio, a partire dal mese di aprile 2023, a seguito delle dichiarazioni rese da un commerciante che aveva denunciato di essere vittima dei predetti delitti da parte dei tre indagati, due dei quali giĆ gravati da plurime condanne per reati contro il patrimonio. Nello specifico, la parte lesa, esasperata dalla situazione ormai insostenibile dal punto di vista finanziario, si convinceva a presentare denuncia dichiarando agli investigatori di aver chiesto in prestito, diversi anni prima, 6.000 euro ad uno degli indagati, accordandosi con costui di corrispondergli una rata mensile di interessi pari al 10% del capitale, sino alla restituzione dellāintera somma. Rispettando gli accordi, il commerciante, dal mese successivo alla concessione del prestito, corrispondeva allāindagato, destinatario della misura della custodia cautelare in carcere, ed al fratello, colpito dalla misura degli arresti domiciliari, la rata mensile di interessi che veniva pressochĆ© sempre ritirata presso il negozio ove la parte lesa lavorava.
IL COMMERCIANTE
Il commerciante, in difficoltĆ finanziarie anche per lāaccensione del debito usuraio nei mesi successivi contraeva un ulteriore debito di 4.000 euro con il terzo indagato, destinatario della misura dellāobbligo di presentazione, corrispondendo anche a lui interessi mensili pari al 10% del capitale, sino alla restituzione del credito. Tuttavia, non essendo piĆ¹ in grado di pagare le rate degli interessi, la vittima veniva ripetutamente minacciata dallāultimo creditore di danni fisici qualora non avesse pagato. Durante le fasi investigative successive alla denuncia, al 112 NUE perveniva una chiamata da un utente, rimasto in quel momento ignoto, che riferiva genericamente di essere anchāegli vittima di usura da parte di un soggetto, abituale avventore di un bar sito in questo capoluogo. La persona offesa veniva individuata dagli investigatori della Squadra Mobile in un uomo italiano, originario di Torino; lo stesso si determinava, quindi, a denunciare il suo usuraio, risultato poi essere uno degli indagati giĆ coinvolti negli episodi di estorsione e usura in danno della prima vittima. Segnatamente, lāartigiano dichiarava di aver acceso nel tempo, a partire dal 2019, tre prestiti, per lāimporto complessivo di 32.000 euro, accordandosi con il creditore di corrispondere interessi mensili pari al 20% del capitale, sino alla data di restituzione dellāintera somma. Lāuomo si convinceva a contattare poichĆ©, non potendo piĆ¹ sostenere il pagamento degli interessi, era stato anchāesso aggredito e minacciato dal suo creditore.
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