BRIANÇON (FRANCIA) – L’Ospedale di Briançon ha avviato un’indagine interna per fare luce sulla tragica morte della piccola Greta Roccati, la bambina di soli 5 anni residente tra Caprie e deceduta il 9 aprile a causa di asfissia polmonare conseguente a una grave emorragia interna che ha portato all’arresto cardiaco. La vicenda getta un’ombra sulla trasferta sanitaria della bambina, operata di tonsille il 31 marzo proprio nell’ospedale francese a causa delle lunghe liste d’attesa riscontrate in Italia, dove un intervento tempestivo era ritenuto necessario. La scelta di operare Greta in Francia era stata dettata dall’urgenza, data l’impossibilità di fissare un intervento in tempi brevi presso le strutture sanitarie italiane.
L’Ospedale di Briançon avvia un’indagine interna sulla morte di Greta Roccati
Inizialmente previsto come un breve ricovero in day hospital, l’operazione ha purtroppo innescato una serie di complicazioni. Già nel post-operatorio erano comparse una prima emorragia e febbre alta, a 39 gradi, che avevano reso necessaria la permanenza della bambina nell’ospedale francese fino a venerdì 4 aprile, giorno in cui era stata dimessa nonostante persistesse qualche linea di febbre. Il calvario della piccola Greta è proseguito: lunedì 7 aprile era stata sottoposta a una visita di controllo a Torino da un medico specialista, apparentemente di routine. Ma nella notte tra mercoledì 9 aprile si è consumata la tragedia. La bambina ha iniziato a vomitare sangue nel sonno ed è stata trasportata d’urgenza all’ospedale Regina Margherita di Torino, dove purtroppo ogni tentativo di salvarla si è rivelato vano.
