Torino e il Piemonte uniti per prevenire e curare il diabete

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TORINO – Torino e il Piemonte uniti per prevenire e curare il diabete. Insediato il comitato esecutivo piemontese del programma internazionale Cities Changing Diabetes. Si è insediato il 1 marzo online il comitato esecutivo piemontese del programma internazionale ”Cities Changing Diabetes”. Il Comune di Torino infatti insieme alla Città metropolitana di Torino, ad ANCI Piemonte e all’Università di Torino è stato inserito tra le realtà che a livello mondiale fanno parte dell’ambizioso programma (Aarhus, Bari, Beirut, Belgrado, Berlino, Bologna, Buenos Aires, Bogotà, Città del Messico, Copenaghen, Cracovia, Genova, Hangzhou, Houston, Istanbul, Jakarta, Johannesburg, Lisbona, Kōriyama, Leicester, Mérida, Malmo, Manchester Madrid, Milano, Pechino, Philadelphia, Roma, Seoul, Shanghai, Strasburgo, Tianjin, Vancouver, Xiamen, Jakarta e Varsavia).

ESPERTI, ASSOCIAZIONI, ISTITUZIONI

Con il coordinamento del prof. Andrea Lenzi – presidente dell’Health City Institute e del Comitato nazionale per la biosicurezza, le biotecnologie le scienze della vita Presidenza del Consiglio dei Ministri – e del prof. Ezio Ghigo – direttore del dipartimento di medicina generale e specialistica dela Città della Salute e della Scienza della Università di Torino – il comitato torinese riunisce esperti, associazioni, istituzioni. Per lavorare insieme a soluzioni improntate ad un progressivo miglioramento della qualità di vita sul nostro territorio e per sensibilizzare i cittadini alla prevenzione e alla cura del diabete. Fondamentali i temi del movimento e dello sport con la definizione di percorsi dedicati, come ha sottolineato il piemontese campione olimpico di Mosca 1980 e due volte campione del mondo di marcia Maurizio Damilano, che nel progetto è attivamente coinvolto.


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PALESTRA NATURALE

Promuovere la salute urbana consentirà di considerare Torino e la cintura una “palestra naturale” grazie alla varietà di percorsi pedonali, ai viali alberati, aree verdi e piste ciclabili senza dimenticare i gruppi di camminata attivi. Va tenuto presente che Torino sta vivendo un lento declino demografico da oltre vent’anni, con un indice di vecchiaia superiore ad altre città del Nord Italia, ma allo stesso tempo il territorio metropolitano è molto frammentato e la prevalenza del diabete varia molto da quartiere a quartiere. I numeri per la sfida del diabete a Torino ci dicono che la prevalenza del diabete è del 6,8% (aumentata dal 3,8% al 6,8% dal 2003 al 2018) e che il 25% delle persone di età compresa tra i 18 e i 69 anni è in sovrappeso, mentre il 7% è obeso.

IL DIABETE

Nella riunione del comitato esecutivo, l’epidemiologo prof Giuseppe Costa e la ricercatrice Ires Cristina Bargero hanno richiamato gli studi a dimostrazione del fatto che la prevalenza del diabete non è la stessa in tutti i quartieri della città di Torino, dove le zone nord, ovest oltre ad alcune zone a sud registrano la prevalenza maggiore. Mentre l’intera area oltre il fiume Po e alcuni quartieri del centro storico registrano i valori più bassi, una differenza collegata anche a fattori socio economici con sovrappeso e obesità più alti del 35% nelle persone con un basso livello di istruzione scolastica. Il programma Torino Cities Changing Diabetes condurrà ulteriori analisi dei dati per rafforzare la base di conoscenze e fornire nuove strategie di intervento considerando sia il trattamento che la prevenzione della malattia.

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