TAV: in vista della ultima ratifica del trattato le imprese torinesi dicono un si definitivo alla Torino-Lione

TORINO – TAV Torino-Lione. Oggi presso l’Unione Industriale, il mondo delle imprese e delle associazioni datoriali, ma anche tutti i sindacati edili delle tre confederazioni, si sono ritrovati insieme a parlamentari di tutti gli schieramenti, ovviamente tranne il M5S, al Presidente della Regione Sergio Chiamparino, all’Amministratore delegato di TELT, Mario Virano, con Paolo Foietta, Commissario di Governo intorno ad un tavolo convocato da Dario Gallina, neo Presidente dell’Unione industriale di Torino.

Tra lunedì e mercoledì infatti la Camera esaminerà in aula il provvedimento di ratifica del trattato bilaterale Italia / Francia, sottoscritto negli ultimi vertici, compreso quello di  Venezia, dove è stato inserito il complesso Protocollo aggiuntivo che porterà il modella della legislazione antimafia italiana anche Oltralpe.

Virano,  ha illustrato sia il lungo iter che ha portato alla ratifica definitiva, che lo stato dei lavori, nei quali sono già stati scavati il 10% degli oltre 160 kilometri di gallerie che avrà il tunnel di base del Moncenisio, fra canne principali, vie di accesso di servizio e soccorso e bypass interni fra i due “tubi” principali. Spiegando anche come dal 2018 inizieranno ad essere appaltati i primo lotti, che impegneranno 11 anni di lavori e varranno 8,5 milioni di euro. “Le grandi imprese dovranno attrezzarsi per partecipare a queste gare, ma vi sarà spazio anche per tutto il sistema economico del Nord-Ovest che potrà partecipare ai lotti più piccoli ed ai subappalti. Via via che la progettazione diverrà esecutiva illustreremo al mondo economico le opportunità che ciò comportano già stati spesi 110 milioni di progettazione per il tunnel di base della Nuova Linea Torino-Lione.”

TAV Torino-Lione, in Francia parimenti si procederà con il voto il 22 dicembre all’Assemblea nazionale.

Il Presidente degli Industriali Gallina che insieme alle altre associazioni di categoria – in particolare fra gli altri l’ANCE, l’Associazione costruttori, ha siglato la dichiarazione presentata oggi alla stampa, ha ricordato come “Le imprese torinesi da sempre vedono nella nuova linea un’opera fondamentale per l’economia diretta e indiretta che essa comporta, a partire anche dai vantaggi ambientali che la stessa avrà, visto che oggi oltre 40 milioni di tonnellate di merci ogni anni valicano il confine ovest, al 93% su TIR. Oltre 2 milioni e mezzo di veicoli pesanti che in gran parte passano sulla tangenziale di Torino, con gli effetti sulla qualità dell’aria sotto gli occhi di tutti.” Gallina ha anche ricordato come occorra sempre quando si parla di infrastrutture, guardare avanti al futuro:  “C’era chi 50 anni non voleva la tangenziale e chi la voleva a due corsie. Oggi subiamo la mancanza della tratta est e avremmo bisogno della quarta corsia. Basta salire in tangenziale ogni mattina e pomeriggio per capirlo. La Torino Lione è indispensabile per evitare la marginalizzazione di Torino e del Piemonte.”  

Un segnale di grande speranza è venuto proprio dai sindacati degli edili: CGIL, CISL e UIL, con Fillea, Filca e Feneal, tutti presenti e intervenuti nel confronto di oggi. E’ stato proprio Lucio Reggiori, Presidente Regionale Filtea CGIL ha spiegare come il Piemonte abbia nel settore “una sofferenza, con oltre 10.000 lavoratori “a spasso” . Noi contiamo molto su quest’opera e sul Terzo Valico, come diretto impiego di maestranze e su quello potrà comportare a sistema. Abbiamo personale anche già molto qualificato, e con l’ANCE un accordo per formare quei ruoli specialistici necessari. Già oggi il Cantiere di Chiomonte offre parecchio lavoro in Valle. Vorremmo che si continuasse su questa strada e che si potesse fare in modo di mettere a disposizione di tutte le imprese aggiudicatrici del lotti di cantiere.”

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