Susa, dopo sette anni di processi l’imprenditore Ferdinando Lazzaro è stato assolto

SUSA – Il processo era aperto a carico di Ferdinando Lazzaro, ex titolare della Italcoge a Susa. Era stato arrestato dai Carabinieri nel novembre del 2014 per il reato di turbativa d’asta. Dopo l’ottenimento dei lavori per la costruzione del cantiere della Torino-Lione a Chiomonte, l’imprenditore aveva dichiarato fallimento.  Con debiti per diverse migliaia di euro e creditori da pagare. Secondo l’accusa Lazzaro non avrebbe avuto intenzione né di pagare i debiti, né di uscire definitivamente di scena. Avrebbe così intestato a una parente, che non è indagata, una nuova società, la Italcostruzioni, che riuscì ad ottenere, durante la gara pubblica indetta dal curatore fallimentare Michele Vigna, l’acquisizione della Italcoge grazie a una fideiussione, a garanzia dei futuri pagamenti, risultata poi falsa.

ASSOLTO PERCHE’ IL FATTO NON SUSSISTE

Oggi, dopo sette anni, è finita quella che Francesco Torre, il suo avvocato, definisce “la tortura giudiziaria“per l’imprenditore di Susa. La Corte d’Appello di Torino ha ribaltato la sentenza del Tribunale che aveva erroneamente condannato Ferdinando Lazzaro per Turbativa d’asta a oltre un anno di reclusione. Adesso è assolto, libero da ogni accusa. Dice sempre il legale: “Il mio assistito è libero da ogni ingiusta e ingiustificata accusa come doveva esser fin dall’inizio quando addirittura era stato tratto in arresto“. Rimane anche l’amarezza di una realtà imprenditoriale che in tanti anni diede lavoro a centinaia di famiglie ed ora non esiste più. Lazzaro era già stato assolto nel 2016 dall’accusa di reati ambientali nel filone di inchiesta sull’infiltrazione della ’ndrangheta in Val di Susa pur non avendo mai ricevuto una contestazione di associazione mafiosa.

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