SUSA – Gli studenti rappresentati di Istituto e “La Baita di Paolo” dell’Istituto Enzo Ferrari di Susa hanno presentato la due giorni di incontri in sul tema “La verità nient’altro che la verità!”, in programma venerdì 7 marzo dalle 14.30 presso l’Auditorium e sabato 8 marzo presso la Baita di Paolo dell’Istituto. L’ospite d’onore Nino Morana è stato accolto, nell’incontro tenutosi venerdì pomeriggio all’istituto Enzo Ferrari di Susa, da uno scrosciante, lungo, lunghissimo applauso. Il volto un po’ tirato di chi ha lottato tanto ma sa di non potersi fermare, ancora. E questo è un appuntamento al quale non può e non vuole assolutamente rinunciare. A fare gli onori di casa, la Dirigente Anna Giaccone con alunni e docenti dell’Istituto nonché autorità. Al giovane relatore viene dedicato dal Coro Mani Bianche del Ferrari il brano “Canta ancora”, la consegna simbolica delle chiavi dell’istituto da parte della dirigente scolastica, ed è stato proiettato il video prodotto dalla Redazione Le Iene su Nino Agostino, poliziotto ucciso dalla mafia.
“La verità nient’altro che la verità” al Ferrari di Susa
Spiega Giancarlo Sibille: “il messaggio di Nino Morana, nipote di Vincenzo Agostino, ha avuto un grande impatto emotivo sul pubblico in una sala gremita in ogni ordine di posto, richiamando le storie di depistaggi, indagini, testimonianze sull’assassinio di suo zio Nino Agostino, di cui porta il nome, agente di polizia impegnato nella ricerca dei latitanti, ucciso da Cosa nostra – e non solo – insieme alla moglie Ida Castelluccio (incinta) il 5 agosto 1989 a Villagrazia di Carini. Suo nonno Vincenzo Agostino aveva giurato sulle bare dei giovani sposi di non tagliarsi barba e capelli fino a quando non avrebbe avuto verità e giustizia sul quel duplice omicidio. Un desiderio che purtroppo non è riuscito ad esaudire. Vincenzo è morto il 21 aprile 2024 a causa di alcune complicanze che hanno aggravato le sue condizioni di salute. Nell’ottobre del 2023 la Corte di Assise di Palermo aveva ribadito l’ergastolo per Nino Madonia, già inflitto in primo grado dopo il rito abbreviato. Per lo stesso fatto, Il 7 ottobre 2024 nel processo con rito ordinario è stato condannato all’ergastolo dalla Corte d’Assise di Palermo anche il boss dell’Acquasanta Gaetano Scotto, accusato del duplice omicidio Agostino-Castelluccio”.
La condanna a Madonia
Il 30 gennaio, la Corte di Cassazione ha annullato con rinvio la sentenza di condanna del boss Madonia; ora per l’assassinio dell’agente si celebrerà un nuovo processo di appello. In quello precedente i giudici avevano confermato l’ergastolo inflitto in primo grado per il capomafia di Resuttana. Per l’uccisione della donna la suprema corte ha invece deciso l’annullamento senza rinvio della condanna di Madonia. Per la Cassazione non c’è stata premeditazione nel colpire la moglie e questo ha fatto scattare i termini della prescrizione. Madonia non può quindi essere chiamato a risponderne.
A ricercare “La verità nient’altro che la verità” ci sarà Nino Morana, 23 anni, che sogna di percorrere le orme dello zio. Da tempo accompagnava suo nonno Vincenzo in tutta Italia andando a parlare nelle scuole, nei teatri, nelle manifestazioni. Ovunque il nonno andava, Nino era accanto a lui. Sa bene che Vincenzo Agostino, adesso, non è soltanto un ricordo privato da custodire ma un testimone da portare avanti con coraggio. “Mio nonno voleva che lo accompagnassi perché voleva che diventassi il suo erede e portassi avanti la sua storia e la sua battaglia – ha detto Nino Morana -. Non verrà dimenticato mio nonno”. “Non ho mai visto mio nonno senza barba e purtroppo non potrò farlo perché quel giuramento non si è compiuto – ha aggiunto -. Era un punto di riferimento per molte persone che grazie a lui hanno iniziato a fare antimafia. E lo sarà ancora”.
