Si è conclusa con successo la campagna “Io non rischio” della Croce Rossa di Giaveno

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GIAVENO – Si è conclusa con successo la campagna “Io non rischio” della Croce Rossa di Giaveno. Fare di più, fare meglio non sono semplici parole riportate sulla Strategia 2020 della Croce Rossa Italiana. Queste diventano realtà con la seconda edizione in Val Sangone della Campagna Nazionale “Io non rischio – Buone pratiche di Protezione Civile”. Quest’anno, infatti, i volontari della Croce Rossa Italiana Comitato di Giaveno sono scesi nuovamente nelle piazze Marco Matta a Sangano (TO) e Mautino a Giaveno (TO). Nelle due giornate di attività hanno incontrato più di 350 cittadini. Preparare le comunità non vuol dire, infatti, solamente consegnare del materiale. Come è stato dimostrato anche questa volta, significa proprio rendere quegli stessi individui consapevoli della presenza del rischio nel proprio territorio. Si tratta di mitigare quei comportamenti scorretti, ora, prima del verificarsi di un prossimo evento, diffondendo quelle buone pratiche che rendono la comunità resiliente ai disastri che potranno colpirla.

UN VOLONTARIATO FATTO DA PERSONE

La Croce Rossa Italiana Comitato di Giaveno è molto attenta sulla tematica. Si è messa in gioco anche quest’anno, cambiando quello che era il rischio dell’edizione passata della Campagna. Per dare al cittadino nuovi strumenti per agire sui principali rischi del territorio. L’Associazione ha dimostrato anche in quest’occasione un volontariato fatto di persone che agiscono. Un’Italia che aiuta e si aiuta, mettendo in campo veri e propri Operatori. Mossi anche dalla consapevolezza dell’importante obiettivo raggiunto l’anno scorso e ancor più coscienti dell’importanza della loro azione di mitigazione. Gli operatori hanno dedicato il loro tempo alle vulnerabilità del loro territorio. Grazie alla formazione e alle competenze di questi volontari che ogni giorno si trovano a contatto con i loro concittadini, è stato possibile coinvolgere nelle buone pratiche di Protezione Civile non solo coloro che conoscevano già l’evento, ma anche quelle persone che, a primo impatto, non si sono avvicinati allo stand, trovandosi poi coinvolti tra la storia sismica passata della valle e le azioni presenti che fin da subito possono mitigare proprio il rischio stesso. Così, ancora una volta, è stato fatto un importante e marcato passo avanti per raggiungere l’obiettivo di salvare sempre più vite, partendo dal cambiare mentalità. #iononrischio2016

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