SANT’ANTONINO – Domenica 19 dicembre l’A.S. Tigers Valsusa guidata dal Maestro Salvatore Sacco ha organizzato a Sant’Antonino di Susa uno stage di karate. Lo stage prevedeva un allenamento fondato su kihon, kata e kumite diretto dal Maestro Giorgio Bortolin cintura Nera 9° Dan. Gli atleti partecipanti sono stati suddivisi in tre gruppi: cinture nere, blu e marroni, e da bianca ad arancio. Nella prima parte dello stage il Maestro Bortolin ha allenato le cinture nere, mentre gli altri Maestri si sono suddivisi le cinture colorate.
IL KARATE
Karate è un’arte marziale sviluppata nel regno di Ryukyu . Si è sviluppato dalle arti marziali indigene Ryukyuan sotto l’influenza delle arti marziali cinesi, in particolare della gru bianca del Fujian. Il karate è ora prevalentemente un’arte sorprendente che utilizza pugni, calci, ginocchiate, gomitate e tecniche a mano aperta come le mani di coltello, mani a lancia e colpi di palmo. Storicamente, e in alcuni stili moderni, vengono insegnate anche prese, proiezioni, serrature articolari, restrizioni e colpi ai punti vitali. Un praticante di karate è chiamato karateka. L’ Impero del Giappone ha annesso il regno di Ryukyu nel 1879. Il karate è arrivato nel Giappone continentale all’inizio del XX secolo durante un periodo di migrazione poiché i Ryukyuani, in particolare da Okinawa , cercavano lavoro nelle principali isole del Giappone. [4] Fu insegnato sistematicamente in Giappone dopo l’ era Taishō del 1912-1926.
DAL 1922
Nel 1922 il Ministero della Pubblica Istruzione giapponese invitò Gichin Funakoshi a Tokyo per dare una dimostrazione di karate. Nel 1924 la Keio University fondò il primo club di karate universitario nel Giappone continentale e nel 1932 le principali università giapponesi avevano club di karate. In questa era di escalation militarismo giapponese il nome fu cambiato per indicare che i giapponesi desiderava sviluppare la forma di combattimento in stile giapponese. Dopo la seconda guerra mondiale, Okinawa divenne (1945) un importante sito militare degli Stati Uniti e il karate divenne popolare tra i militari di stanza lì.
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