SANT’ANTONINO – A Sant’Antonino il Giorno del Ricordo è stato vissuto in una mattinata intensa con le classi terze della scuola media, alla presenza della Preside professoressa Zurzolo, del Sindaco Preacco, del consigliere delegato alla scuola Daví e con il professor Del Vecchio. E’ lui che ha tenuto un’appassionata lezione, toccando in particolare i temi del razzismo, della propaganda, del diverso. Ha ricordato le famiglie ebree ospitate da alcuni santantoninesi i quali, nel 2018, hanno ricevuto la cittadinanza benemerita: le famiglie Burdino, Pent e Fobini. Il 18 dicembre 2019 è stata conferita la cittadinanza onoraria di Sant’Antonino, per concederla idealmente a tutti gli uomini, donne, bambini, che sono stati vittime della follia antisemita. Il 27 gennaio 2021 il Comune di Sant’Antonino ha concesso la cittadinanza benemerita alla memoria di Ilse Scholzel Manfrino. Spiega il sindaco Preacco. “Il 27 è un giorno, poi ci sono gli altri 364 in cui esercitare rispetto, tolleranza, solidarietà. E’ visitabile una mostra sulla Shoah nell’atrio del Comune. “Giurai di non tacere mai e ovunque gli essere umani sopportano sofferenza e umiliazione, dobbiamo schierarci”. Elie Wiesel, non dimentichiamo“.
IL GIORNO DEL RICORDO
“Quel che è accaduto non può essere cancellato, ma si può impedire che accada di nuovo” è stato scritto da Anna Frank. Il Giorno della Memoria fu istituito con la legge del 20 luglio 2000 n. 211, in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti. Ad Auschwitz vennero rinchiuse un milione di persone e ne uscirono poche migliaia. Molti vennero uccisi nelle camere a gas, altri morirono a causa delle malattie contratte nel campo, per gli esperimenti medici compiuti sulle vittime o per i lavori massacranti del campo: bambini, uomini e donne, anziani, disabili e, soprattutto, ebrei.
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