S. AMBROGIO – Questa mattina monsignor Cesare Nosiglia alla presenza della Società Abbadia ha celebrato la Festa della Translazione di San Giovanni Vincenzo nella Chiesa parrocchiale di Sant’Ambrogio. Presente l’amministrazione comunale e le autorità militari del comune. Le reliquie di San Giovanni Vincenzo il 12 gennaio 1150 furono portate da Celle a Sant’Ambrogio e da allora è patrono della comunità. Le sue spoglie riposano tuttora sotto l’altare maggiore della chiesa parrocchiale a lui dedicata. Ogni anno, la domenica più vicina al 12 gennaio, la comunità di Sant’Ambrogio di Torino celebra la festa della traslazione di San Giovanni Vincenzo con la processione ed una cerimonia all’edicola che ricorda l’arrivo delle reliquie del santo nel 1150.
SAN GIOVANNI
La festa patronale in onore di San Giovanni Vincenzo si celebra ogni anno a Sant’Ambrogio. San Giovanni Vincenzo, già arcivescovo di Ravenna, decise di ritirarsi a vita ascetica sulle pendici del Monte Caprasio. Gli abitanti di Celle, frazione di Caprie, sostengono che lì vi trovò la morte il 12 gennaio dell’anno 1000, mentre i santambrogesi datano la sua scomparsa al 21 novembre dello stesso anno. La sua memoria liturgica è celebrata invece il 27 novembre. Con le distanze, dovute all’emergenza Coronavirus, si è comunque potuto dare atto alla tradizionale tradizione. Gli uomini delle Società con le loro alabarde spiegano l’antica origine difensiva dell’associazione. Questa sorse per proteggere le spoglie del Santo dalle predazioni degli invasori. Il compito che ha oggi è tramandare il culto ed il patrimonio storico religioso affinché non vada perso.
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