Sangano: nasce la prima comunità energetica del Piemonte, in forma cooperativa

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SANGANO – Sangano: nasce la prima comunità energetica della città metropolitana, in forma cooperativa.

A SANGANO LA COOPERATIVA DELL’ENERGIA

In Regione Piemonte, alla presenza dell’assessore Andrea Tronzano, è stata presentata la prima comunità energetica rinnovabile del Piemonte. L’idea è nata dal Comune di Sangano che con un piccola spesa ha dato l’incarico alla C2R per svolgere un primo studio di fattibilità. Poi grazie ad un’iniziativa congiunta il Politecnico di Torino ha fatto rientrare questa ipotesi in un concorso interno. Ecco il “Challange PoliTo Renewable Energy Communities to enhance Small Villages“. Quindi sei studenti elaboreranno i progetti fattibili e futuristici sull’energia di Sangano. Quindi c’è la società, cooperativa “Sangano Energia Comune” è una CER cioè Cooperativa Energetica Rinnovabile e i progetti. Grazie a questi due elementi in forza dei decreti statali sulle nuove energie a Sangano potrebbero arrivare interessanti volumi di finanziamento.

UNA COOPERATIVA ENERGETICA

Inoltre i soci avranno maggior peso contrattuale sulle bollette, sulla manutenzione e naturalmente sull’installazione dei sistemi fotovoltaici. Alla presentazione c’erano il sindaco, Alessandro Merletti, l’assessore Alessia Cerchia, poi Luca Comba, Fondazione San Paolo, Filippo Raineri e C2R e Michele Colaci imprenditore e consigliere a Rivalta di Torino. Spiega Alessandro Merletti, sindaco di Sangano. “Un progetto che seguiamo da otto mesi e che ha elaborato in prima istanza la C2R. L’ente da solo non può farcela: oggi il cittadino deve diventare parte della soluzione e posizionare sul tetto delle proprie case i pannelli solari significa essere parte di soluzione. Produrre energia green, ridurre l’inquinamento e tendere la mano alle fasce deboli sono tra gli obbiettivi. Il gruppo di lavoro ‘Sangano Energia Comune’, mira a costituire la prima comunità energetica cooperativa in Piemonte. Una comunità di cittadini. Adesso aspettiamo che dallo Stato indichino la fattibilità degli aiuti economici poi siamo pronti ad intervenire”.

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