SANGANO – Nella ricorrenza del Centenario della Prima Guerra Mondiale, nell’ambito del programma di lezioni dell’Università della Terza Età di Sangano presieduta da Silvia Ajmerito, la ricercatrice giavenese Alessandra Maritano, ha condotto un’incontro dedicato al tema delle “Donne nella Grande Guerra”, un’illustrazione storica delle figure e dell’operato svolto dalle donne negli anni della guerra, troppo spesso cadute nell’oblio e nel silenzio.
Una ricerca sul mondo femminile negli anni dal 1915 al 18
Un impegno quello della Maritano per esprimere e porre in luce la presenza femminile che conta una lunga esperienza e dedizione messa a disposizione in convegni, incontri e molte altre attività, fra cui la promozione culturale in contesti museali ed associativi con docenze, studi e mostre.
“Le donne sono state protagoniste della Grande Guerra, come di altri fatti e sviluppi della vicenda umana, tuttavia il meccanismo storico tende a spingerle fuori dal quadro di contesto. Perché scompaiono così facilmente dalla memoria collettiva? – dice Alessandra Maritano, indicando il punto di partenza del suo percorso espositivo -. Da qui l’importanza e la necessità di mettere a fuoco le donne e nel primo conflitto mondiale far emergere come queste, lontane dalla trincee, combatterono un’altra guerra non meno faticosa e con altri pericoli – ed aggiunge – Hanno occupato il vuoto lasciato dagli uomini al fronte, ma il loro ruolo non si è esaurito nel riempire un vuoto, la lontananza degli uomini ha permesso a molte donne di mostrare capacità e talento, la propria volontà e le proprie idee”.
Maestre, contadine, operaie, sarte, crocerossine da una parte, intellettuali, giornaliste, fotografe, ideologhe, dall’altra, ma anche tramviere, cantoniere, postine. Nobildonne, prostitute e le portatrici carniche. Donne con storie di coraggio e di azione, che si ingegnarono. Un autentico universo ricostruito nell’esposizione fatta con la proposta di immagini e letture.