Salbertrand: lo splendore della chiesa gotica di San Giovanni Battista

SALBERTRAND – La chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista a Salbertrand in Valsusa fu ricostruita nel 1506 – 1536 in stile tardo gotico, su una precedente chiesa romanica. Presenta all’esterno e all’interno affreschi del XV e XVI secolo. La chiesa nasce come edificio romanico, canonicamente orientato verso est, di cui solo la parte inferiore del campanile si è conservata sino ai giorni nostri. Il primo documento in cui la chiesa viene citata è del 1057: si tratta dell’atto con il quale il marchese Oddone di Savoia e sua moglie, la contessa Adelaide di Susa ne fanno dono alla Prevostura di San Lorenzo di Oulx. Poco dopo, nel 1060, quando l’alta valle di Susa era entrata nei territori dei Delfini del Viennois, Ghigo I il Vecchio, capostipite della casata, conferma la donazione. Nel periodo 1506 – 1536 la chiesa fu interamente ricostruita su quella precedente, in stile tardo gotico.

L’INTERNO

Il pavimento della chiesa è più basso del piano stradale; l’interno è diviso in tre navate separate da pilastri e da colonne con capitelli medievali, differenti tra loro, sormontati da archi. La navata centrale è realizzata con alte volte a crociera costolonate, di gusto tardogotico. Interessanti sono gli affreschi venuti alla luce nel 1905 durata una campagna di restauri condotta da Alfredo d’Andrade. Nella prima campata della navata destra si possono osservare affreschi del XV – XVI secolo; tra cui alcuni firmati da Joannis Dideris di Avigliana datati 1508: si tratta della raffigurazioni della Vita di Sant’Antonio e San Paolo Eremita, della Maddalena, e di San Biagio. Nella seconda campata destra trovano posto le immagini dei santi Rocco, Colombano, Cosma e Damiano; nella terza campata il Patrocinio di Maria Assunta.

GLI AFFRESCHI

Altri affreschi sono stati recuperati nella navata sinistra e nella controfacciata; nel loro insieme essi offrono un’ampia testimonianza delle figure venerate e dei temi che connotavano la devozione popolare. Le picchiettature che si rilevano oggi sugli affreschi sono dovute al trattamento subito quando furono ricoperte, per meglio far aderire lo strato di intonaco. L’altare maggiore è ornato da un grande retablo ligneo dorato di foggia barocca contenente un quadro con la figura di San Giovanni Battista (al quale la chiesa è dedicata) e due statue lignee con i santi Giovanni Battista e Rocco.

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