RUBIANA – Rubiana: l’Unione Alpi Graie presenta i dati 2023 del progetto “Accorciamo le distanze”.
A RUBIANA LA SANITÀ WEB A CASA
I sette piccoli Comuni, che hanno usufruito dei fondi europei per attivare nuovi servizi socio-assistenziali e sanitari territoriali, confermano con numeri raccolti nel 2023 il successo dell’iniziativa. Il progetto ha permesso di diminuire la pressione dei codici bianchi sugli altri presidi di primo soccorso del territorio e supportato in particolare la popolazione residente over65. Un grande successo per una piccola Comunità montana: possiamo così definire l’esito dei primi 7 mesi di attività del progetto “Accorciamo le distanze” rivolto a un bacino di 3.900 residenti dei Comuni di Ceres, Groscavallo, Lemie, Mezzenile, Traves, Usseglio, Viù, in provincia di Torino e ai turisti del territorio, per un’area di circa 390 kmq, nonché alla popolazione turistica che frequenta queste aree di montagna. Avviato a giugno 2023, grazie all’assegnazione del bando NextgenerationWe e promosso dalla Fondazione Compagnia di San Paolo, il progetto puntava a sostenere la residenzialità e il turismo in montagna attraverso la fornitura di una rete capillare di assistenza sociale e sanitaria di prossimità, anche grazie all’utilizzo di tecnologie innovative, tra cui la telemedicina, volte, appunto, ad accorciare le distanze tra chi vive in questi territori e i servizi a disposizione.
L’UNIONE ALPI GRAIE
Il finanziamento ricevuto dall’Unione Alpi Graie, pari a 1 milione di euro, ha consentito l’attivazione di operatori socio-sanitari di supporto: un autista soccorritore in convenzione con la Croce Rossa locale, due operatori sociali e due infermieri di comunità, di cui uno attivo presso gli ambulatori ASL di Ceres e Viù nei mesi estivi, anche a servizio della popolazione turistica. Ha permesso l’acquisto di due autovetture, a utilizzo degli infermieri di comunità operanti sul territorio dell’Unione per interventi domiciliari e di due minibus per i trasporti finalizzati a trasferimenti per visite, disbrigo pratiche, partecipazione a concerti, attività sportive e culturali. Una quota dei fondi è stata inoltre destinata alla fornitura di apparecchiature di telemedicina e domotica per l’erogazione dei servizi di assistenza a distanza, che attualmente sono in fase di test in seguito alla recente conclusione di un corso di formazione destinato agli operatori sanitari. È confermato il rinnovo di tutti i servizi previsti dal progetto fino a metà del 2025. Secondo i dati raccolti, il progetto è stato di grande supporto soprattutto alla comunità residente più anziana che per l’88% ha usufruito del servizio infermieristico di comunità, per l’86,9% del servizio infermieristico ambulatoriale e per il 79% del servizio di assistenza alla mobilità.
Gianluca Blandino, Presidente dell’Unione Montana Alpi Graie spiega. “Grazie a questo progetto rivolto alle aree interne delle Alpi Graie stiamo andando a raggiungere un obiettivo importante, in quanto stiamo fornendo un servizio essenziale per le persone di età avanzata, sia che si tratti di residenti che di quelli che hanno optato per una delle nostre località come meta di soggiorno temporaneo. Un altro passo avanti, dunque, nella direzione di un’offerta completa di servizi e facilitazioni al cittadino in un contesto territoriale montano che non dovrà pertanto essere abbandonato in quanto privo di uno qualsiasi di quegli elementi ritenuti essenziali per l’esistenza di chiunque oggi. L’assistenza medica diffusa, la presenza di navette di trasporto per gli spostamenti e la telemedicina costituiscono delle risorse preziose per rafforzare il vincolo esistente tra un territorio e i suoi abitanti, evitando così a monte ogni rischio di defezione e di dispersione. La montagna è vita, ed è bene che tutto quanto contribuisce al miglioramento della vita stessa non venga mai a mancare nei luoghi da noi vissuti e amati”.
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