Rivoli: lo spettacolare finale di stagione di Rivolimusica con i Carmina Burana

Castello di RivoliRivoli, il castello

RIVOLI – Rivolimusica chiude la stagione in bellezza con un concerto di grande interesse per la scelta degli esecutori, del repertorio, nonché dell’ originale location, chiamata ad accogliere eventi musicali di grande portata.

Sabato 30 giugno alle 21:30, sul belvedere del Castello di Rivoli che affaccia sulla Città e su Torino andranno in scena i Carmina Burana di Carl Orff  in un imponente assetto di 120 esecutori,  versione da camera per soprano, baritono, tenore,  cori, due pianoforti a coda, percussioni.

In scena ci saranno: il Coro di Alessandria “Mario Panatero” diretto da Gian Marco Bosio, il Coro di voci bianche dell’Istituto Musicale “Alfredo Casella” di Novi Ligure diretto da Raffaella Tassistro, il soprano Anna Delfino, Giuseppe Veneziano tenore, Bruno Pestarino baritono.

Ai pianoforti Andrea Stefenell e Nikolai Bogdanov.

Alle percussioni Daniele Lunardini, Dario Doriani, Alessandro Cardinali, Enrico Femia.

I Carmina Burana

Scritti nella seconda metà degli anni trenta da Carl Orff, Carmina Burana sono una composizione basata su 24 poemi ritrovati nei testi poetici medievali contenuti in un manoscritto del XIII secolo, il Codex Latinus Monacensis o Codex Buranus, proveniente dal convento di Benediktbeuern (Baviera).

Il titolo completo è Carmina Burana: cantiones profanae cantoribus et choris cantandae, comitantibus instrumentis atque imaginibus magicis.

La collezione è stata pubblicata in Germania nel 1847, ma fu solo nel 1934 che Orff si imbattè in questi testi.

Con l’aiuto di Michael Hofmann, uno studente di legge e latinista, Orff ne scelse appunto 24 e li mise in musica in quello che ha definito una “cantata scenica”.

La prima rappresentazione avvenne nel 1937 a Francoforte e il successo fu tale che Orff scrisse ai suoi editori: “Tutto ciò che ho scritto finora, e che è stato pubblicato, può essere distrutto. I miei lavori iniziano con i Carmina Burana”.

In Italia Carmina Burana venne rappresentata per la prima volta nel 1942 al Teatro alla Scala di Milano.

L’opera, che non ha un filo conduttore, richiede tre solisti, un soprano, un tenore e un baritono, due cori, di cui uno di voci bianche, mimi, ballerini e una grande orchestra completa di due pianoforti e di tutte le percussioni possibili,timpani, casse chiare, grancassa, triangolo, piatti, cymbali antichi, tam-tam, raganella, nacchere, sonagli, campane tubolari, campane da chiesa, glockenspiel, xilofono e tamburello.

I Carmina Burana