Rivoli ricorda il generale Federico Ferrari Orsi, fondatore del Torino Calcio ed eroe della Seconda Guerra Mondiale

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RIVOLI – Rivoli ricorda il generale Federico Ferrari Orsi, fondatore del Torino Calcio ed eroe della Seconda Guerra Mondiale.

FEDERICO FERRARI ORSI, CALCIATORE E GENERALE

Tra calcio ed esercito, ecco da Rivoli Federico Ferrari Orsi. Nasce a Rivoli nel 1886, muore a Deir el Munassib nel 1942. È stato un generale e calciatore italiano, decorato di medaglia d’oro al valor militare alla memoria nel corso della seconda guerra mondiale. Dopo aver compiuto gli studi presso il liceo classico, si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza. Fu uno dei fondatori del Torino, militando nella stessa squadra durante la stagione 1906-1907, totalizzando in campionato cinque presenze ed una rete. L’unica marcatura fu segnata nella partita vinta per 2-1 contro la Juventus. Rinunciò alla sua carriera di calciatore per iniziare quella di militare, entrando nella Regia Accademia Militare di Modena. Divenuto tenente nel 1912, fu mandato in Libia dove rimase dal 1913 al 1916. Rientrato in patria, fu promosso capitano, distinguendosi al comando di una batteria di bombarde.

IN AFRICA

Dal giugno 1919 all’agosto 1920 fece parte del corpo di spedizione italiano in Anatolia, ritornando poi, su sua richiesta, in Libia, dove organizzò e comandò il corpo degli Spahis. Promosso tenente colonnello, si distinse in Cirenaica durante la riconquista del Gebel e del Gefara. In questo periodo ottenne due ulteriori Medaglie d’argento, due Croci di guerra al valor militare e la promozione a maggiore per meriti di guerra. Rientrato in Italia nel 1931 con la promozione a colonnello per meriti di guerra, comandò la Scuola di Applicazione di Cavalleria a Pinerolo e successivamente, dal giugno 1936 a Civitavecchia. Nell’ottobre 1936 fu promosso generale di brigata. All’inizio della seconda guerra mondiale fu promosso generale di divisione ed ebbe il comando del Corpo d’Armata Celere, combattendo in Jugoslavia e nei Balcani. Nel 1942 fu trasferito in Africa Settentrionale e fu ucciso da una mina poco prima della seconda battaglia di El Alamein.

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