RIVOLI – Una sala gremita ha accolto l’invito del gruppo Rivoli Città Attiva per parlare di un tema complesso su cui bisogna fare tanta informazione: il Decreto Sicurezza. Presenti: Roberto Sarto, Loredana Tincredi, Davide Viotti e Carlotta Trevisan. Gli avvocati Vincenzo Enrichens e Gianluca Vitale dell’ASGI hanno spiegato tecnicamente lo status dei migranti e le norme in materia di sicurezza sottolineando gli effetti negativi che invece produrrà l’entrata in vigore del Decreto, analizzando i capitoli principali e le ricadute sul territorio. La cooperativa Doc, Terramondo e Assopace ci hanno illustrato il lavoro portato avanti sul territorio rivolese con i migranti ospitati a Rivoli.
UN DECRETO IN CONTRASTO DELLE MAFIE
Insieme all’Associazioni Tampep, Almaterra, presidio rivolese di Libera, Centro Sudi Pensiero Femminile, si è analizzato il fenomeno della tratta, della condizione delle donne migranti e l’aspetto del decreto non materia di contrasto alle mafie. “Rivoli Città Attiva” ha messo in evidenza la necessità di costruire spazi pubblici di confronto per contrastare il decreto, cosiddetto sicurezza, che, nei fatti risponde in modo repressivo al clima di rancore cresciuto negli anni con norme che annientano i percorsi di integrazione e obbligano alla clandestinità e quindi all’illegalità le persone. I percorsi di accompagnamento alla legalità si interrompono creando un black out che sicuramente creano più insicurezza, precarietà, disagio.