Rivoli: alla Casa del Conte Verde la mostra “Donna: avanguardia del futuro”

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RIVOLI – Rivoli: alla Casa del Conte Verde la mostra “Donna: avanguardia del futuro”.

“DONNA: AVANGUARDIA DEL FUTURO” ALLA CASA DEL CONTE VERDE DI RIVOLI

Da venerdì 8 marzo presso la Casa del Conte Verde è visitabile la mostra “Donna: avanguardia del futuro”. L’esposizione si inserisce nel programma di iniziative ed appuntamenti organizzati dall’ Assessorato alle Pari Opportunità nel mese dedicato alle donne. La volontà è quella di proseguire nella condivisione di temi che ribadiscono l’importanza del ruolo della donna nella società e l’impegno rispetto a tematiche quali la parità di genere, la lotta contro il femminicidio, la salute, le pari opportunità lavorative. All’inaugurazione sarà presente insieme al Sindaco Andrea Tragaioli ed all’assessore alle Pari Opportunità Alessandra Dorigo. La mostra è a cura di Edoardo Di Mauro, vicedirettore dell’Accademia Albertina di Belle Arti e Presidente del Museo d’Arte Urbana di Torino.

LA MOSTRA

Il curatore ha valutato di evidenziare, in termini di positività, la fondamentale funzione della donna nella nostra società, il contributo che può offrire, venendo da un lungo passato di emarginazione e sottovalutazione delle sue immense potenzialità, per aiutarci a gettare finalmente lo sguardo in avanti. Questo vale per la dimensione sociale nel suo complesso, ma anche per quella artistica, che è l’oggetto prevalente della mostra. In realtà la donna nell’arte ha assunto un ruolo anche in epoche remote, ma sarà a partire dal Novecento, quando si sarà in presenza di un nuovo assetto sociale, successivo alla Rivoluzione Industriale, che il ruolo della donna in arte diventerà imprescindibile. Così se nella fase delle avanguardie storiche si predica la liberazione del corpo e degli istinti erotici e sessuali e si rivendica l’indipendenza della donna; il decennio degli anni Settanta, è caratterizzato da tensioni e violenze, ma anche da una grande carica sociale e comunitaria. In questo momento importante nella storia dell’arte italiana del XX secolo, si diffondono le istanze e le teorie femministe che generano una nuova consapevolezza critica ed autocritica che induce molte artiste a mettere in discussione il proprio ruolo nella società, denunciando, al pari di molte colleghe europee ed americane, la discriminazione di cui fino ad allora erano state vittime e la difficoltà ad entrare all’interno delle istituzioni artistiche, iniziando spesso a condividere le loro esperienze lavorando in gruppo.

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