Rivalta di Torino: il Comune conferisca la cittadinanza onoraria al cittadino di tutta la Nazione

RIVALTA DI TORINO – Milite Ignoto a Rivalta di Torino. Iniziano oggi, 1° giugno, le celebrazioni per il Centenario della traslazione della salma del Milite Ignoto all’Altare della Patria. Quasi 100 anni fa, il 4 novembre 1921, ebbe luogo la tumulazione del Milite Ignoto nel sacello dell’Altare della Patria. A 75 anni dalla nascita della Repubblica Italiana, l’affermazione dei valori dell’unità nazionale fondata su libertà e democrazia si impone infatti forte come non mai. Fratelli d’Italia chiede che anche il Comune di Rivalta di Torino aderisca all’iniziativa promossa dal gruppo Medaglie d’Oro al Valor Militare d’Italia promotore delle celebrazioni del centenario per la commemorazione del Milite Ignoto, e presentata a tutti i Comuni italiani, tramite l’ANCI.

A RIVALTA

Si parla del conferimento della cittadinanza onoraria al Milite Ignoto in tutti i Comuni d’Italia. Spiegano da Fratelli d’Italia. “Anche Rivalta di Torino ha pagato un altissimo tributo di sangue durante la prima guerra mondiale. Con 28 nostri concittadini morti per difendere l’Italia e contribuire alla Vittoria. E’ giusto che il Comune conferisca la cittadinanza onoraria al Milite Ignoto. Rendendo così omaggio alla forza, al valore e alla tenacia di tutti coloro che, in ogni tempo e in ogni occasione si sono sacrificati per la Patria“.

IL SOLDATO

l Milite Ignoto è un militare morto in una guerra il cui corpo non è stato identificato e che si pensa non potrà mai essere identificato. La sua tomba è una sepoltura simbolica che rappresenta tutti coloro che sono morti in un conflitto e che non sono mai stati identificati. La pratica di avere una tomba del Milite Ignoto si è diffusa dopo la prima guerra mondiale. Un conflitto in cui il numero di corpi non identificati fu enorme. In Italia dopo ampia discussione fu deciso che la salma sarebbe stata tumulata al Vittoriano, il cosiddetto Altare della Patria e così avvenne il 4 novembre 1921, terzo anniversario della vittoria. La salma fu scelta nella basilica di Aquileia, tra undici raccolte in undici significativi teatri di guerra, dalla madre di un sottotenente irredento disperso.

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