RIVALTA DI TORINO – “Rendere obbligatoria la vaccinazione per gli operatori sanitari che lavorano in determinati reparti, compresi quelli delle Rsa, potrebbe aiutare fortemente la realizzazione della campagna vaccinale e contribuire a contenere la diffusione del contagio tra le fasce fragili della popolazione”. Così Michele Colaci, vicepresidente di CONFAPI Sanità e componente del Consiglio direttivo di Apisanità Torino. Commenta la situazione relativa ai contagi e alla campagna vaccinale in Italia e in Piemonte. Colaci quindi aggiunge. “La Regione Piemonte, come ha già fatto la Puglia, deve rendere obbligatoria la vaccinazione del personale che lavora presso tutte le strutture sanitarie operanti sul territorio (ospedali, cliniche, Rsa, ambulatori) e che ha accesso in reparti, per la tipologia di ospiti che hanno, devono essere più tutelati di altri”.
NELLE RSA
Colaci, impresario a Rivalta di Torino e Sangano, quindi precisa. “Se l’obbligo vaccinale non può per ora essere esteso a tutta la popolazione e a tutti i lavoratori, è possibile invece che le istituzioni individuino gli ambiti nei quali è possibile l’accesso solo agli operatori che si sono attenuti alle indicazioni del Piano nazionale di prevenzione vaccinale in vigore per i soggetti a rischio per esposizione professionale. E’ evidente che gli ambiti sanitari rientrino in questi casi e che la loro individuazione sia di competenza regionale”. “La situazione – dice ancora Colaci -, sta evidentemente peggiorando: non possiamo permetterci di abbassare la guardia oppure di non applicare tutti gli strumenti possibili per bloccare la pandemia”.
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