Reddito di emergenza: al via le domande

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Reddito di emergenza: al via le domande. Il Decreto Sostegni prevede l’erogazione di tre mensilità a titolo di reddito di emergenza. Destinatari sono i nuclei familiari in condizioni di necessità economica in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da Covid. Ecco la misura in dettaglio e come presentare la domanda.

I BENEFICIARI

Percepiranno il reddito di emergenza relativamente ai mesi di marzo, aprile e maggio 2021 i nuclei famigliari in possesso cumulativamente dei seguenti requisiti:

  • residenza in Italia, verificata con riferimento al componente richiedente il beneficio;
  • un valore del patrimonio mobiliare familiare con riferimento all’anno 2020 inferiore a una soglia di Euro 10.000, incrementata di Euro 5.000 per ogni componente successivo al primo e fino ad un massimo di Euro 20.000. Il predetto massimale è incrementato di 5.000 Euro in caso di presenza nel nucleo familiare di un componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza;
  • un valore dell’ISEE inferiore ad Euro 15.000;
  • un valore del reddito familiare nel mese di febbraio 2021 inferiore a 400/800 euro mensili (a seconda della composizione del nucleo familiare). Per i nuclei familiari che risiedono in abitazione in locazione, fermo restando l’ammontare del beneficio, la soglia è incrementata di un dodicesimo del valore annuo del canone di locazione come dichiarato ai fini ISEE;
  • assenza nel nucleo familiare di componenti che percepiscono o hanno percepito una delle indennità Covid-19 introdotte dal Decreto Sostegni.

Il beneficio non è compatibile con:

  • le indennità Covid-19 previste dal Decreto Sostegni;
  • le prestazioni pensionistiche, dirette o indirette, ad eccezione dell’assegno ordinario di invalidità e dei trattamenti di invalidità civile;
  • i redditi da lavoro dipendente, la cui retribuzione lorda complessiva sia superiore alla soglia massima di reddito familiare, individuata in relazione alla composizione del nucleo;
  • il reddito e la pensione di cittadinanza percepito al momento della domanda.

L’IMPORTO

L’importo mensile va da un minimo di 400 ad un massimo di 840 Euro. Varia in relazione all’ammontare dell’ISEE ed al numero di componenti per nucleo familiare. Per esempio, per un nucleo familiare composto da tre componenti, due maggiorenni e uno minorenne l’importo sarà di 640 Euro mensili. Per un nucleo familiare composto da quattro componenti, tutti maggiorenni, di cui uno disabile grave l’importo mensile sarà invece pari a 880 Euro.

GLI EX PERCETTORI DI NASPI

Il reddito di emergenza è anche riconosciuto ai soggetti con ISEE in corso di validità, ordinario o corrente, non superiore ad Euro 30.000, che hanno terminato tra il 1° luglio 2020 e il 28 febbraio 2021 le prestazioni Naspi e DIS-COLL. È però necessario non essere titolari di:

  • una delle indennità previste dal Decreto Sostegni;
  • un contratto di lavoro subordinato, con esclusione del contratto di lavoro intermittente senza diritto all’indennità di disponibilità;
  • un rapporto di collaborazione coordinata e continuativa;
  • reddito e pensione di cittadinanza;
  • una prestazione pensionistica, ad eccezione dell’assegno ordinario di invalidità.

In questo caso, la misura, erogata nell’importo minio di 400 euro mensili marzo, aprile e maggio 2021.

COME PRESENTARE DOMANDA

Il reddito di emergenza va richiesto entro il 30 aprile 2021. La domanda deve essere presentata esclusivamente on line attraverso il sito internet dell’Inps,  autenticandosi con PIN, SPID, Carta Nazionale dei Servizi o Carta di Identità Elettronica. In alternativa ci si può rivolgere agli istituti di patronato e centri di assistenza fiscale.

LA DIFFERENZA TRA REDDITO DI EMERGENZA E REDDITO DI CITTADINANZA

Il reddito di emergenza è una misura una tantum di tre mesi, erogato a quelle famiglie che non hanno altri redditi o comunque redditi non superiori ai limiti fissati, altri indennizzi Covid-19, oppure non percepiscono altri ammortizzatori sociali.  Il reddito di cittadinanza è corrisposto a chi è disoccupato o a coloro che hanno un lavoro saltuario e che possiedono un reddito ISEE inferiore a 9.360 Euro l’anno.  L’importo è erogato per 18 mesi. Il patrimonio immobiliare, escluso l’abitazione principale, non deve superare 30.000 Euro mentre il patrimonio mobiliare non deve essere superiore a 6.000 Euro che è incrementato in presenza di figli (1.000 Euro) o persone con disabilità (5.000 Euro) o grave disabilità (7.500 Euro). Inoltre chi percepisce il reddito di cittadinanza deve sottoscrivere il patto per il lavoro per poter conservare la misura e per poter ricollocarsi nel mondo lavorativo. Al termine dei 18 mesi, in caso di conservazione dei requisiti, si può ripresentare una nuova domanda.

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