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mercoledì, 4 Dicembre 2024

Quale sarà il futuro della Baia Grande di Avigliana? La proprietà vuole incontrare il comune per cercare una soluzione che riguardi un progetto su tutta l’area

AVIGLIANA – Nel Consiglio Comunale convocato questa sera, lunedì 4 dicembre alle ore 21, saranno discusse le mozioni delle opposizioni. Il futuro dell’area del lago Grande, della sede dell’Ente Parco, parliamo del territorio ex Nobel, e della spiaggia da tutti chiamata Baia Grande saranno tema di una mozione da parte del gruppo consigliare Adesso Avigliana. La storia della diatriba tra proprietà, amministrazione e Ente Parco ha avuto anche un lungo iter processuale e forse, se il Comune vorrà, potrà arrivare ad una conclusione in tempi brevi.

La società –I tigli del Lago Rotondo– ha notificato all’amministrazione una diffida tramite il proprio legale a restituire l’aerea della Baia Grande in quanto espropriata con una procedura dichiarata illegittima da TAR e Consiglio di Stato, intimando altresì il pagamento dei danni conseguenti all’indebito possesso”  scrive il gruppo Adesso Avigliana per motivare la mozione che rimarca come, da oggi, la speranza che quella parte di lago potesse avere una gestione pubblica è venuta meno.

A seguito di tale atto è intervenuto un primo incontro nel quale la proprietà ha manifestato la propria volontà di comporre senza oneri economici per il Comune– scrivono i consiglieri Spanò e Falchero in rappresentanza anche dell’Associazione Adesso Avigliana– e senza pregiudicare il possesso pubblico dell’aerea”.

Scrivono i consiglieri d’opposizione: “La società ha chiesto entro la fine dell’anno di conoscere se il Comune, d’intesa con l’Ente Parco, sia disponibile ad aprire un tavolo di confronto in merito alle verifiche della possibilità d’individuare un progetto complessivo che definisca il complesso della questione”. 

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Al voto, in Consiglio Comunale, andrà dunque la proposta di  aprire uno spazio di confronto che permetta all’area di rimanere fruibile. Se così non fosse ci sarebbe l’ipotesi, neppure tanto remota, che il proprietario decida chiudere i cancelli compromettendo l’uso di parete del lago e della passeggiata.

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