TORINO – La Regione Piemonte vuole promuovere la valorizzazione delle strade storiche di montagna del Piemonte di interesse turistico. Lāobiettivo ĆØ di mantenere le stesse in condizioni ottimali, favorendo cosƬ lo sviluppo del turismo outdoor. Il Consiglio regionale ha approvato allāunanimitĆ una Proposta di legge per āInterventi per la valorizzazione delle strade storiche di montagna di interesse turisticoā. Le strade storiche di montagna generano un notevole indotto per i Comuni allāinterno dei quali sorgono. Si tratta di itinerari spettacolari in luoghi impervi. Creati dalla forza degli uomini e utilizzate fin da tempi antichi. Il provvedimento, diventato legge regionale, prevede che venga istituito un apposito Catasto regionale. Quindi siano realizzati progetti di manutenzione, recupero e promozione. Sono previsti interventi in capo alla Regione, volti a valorizzare le stesse strade e i soggetti competenti a gestire e regolamentare la fruibilitĆ di tali itinerari.
LA LEGGE
La norma finanziaria 2021-2023, che stanzia per lāanno 2021 1,5 milioni (500 mila per spese correnti e 1 milione per spese in conto capitale) a sostegno della valorizzazione delle strade di montagna di interesse turistico.Ā La legge intende avviare interventi e progetti dedicati alle strade storiche di montagna che vanno dalla promozione del loro valore culturale, ambientale e turistico. Quindi alla loro mappatura, la loro gestione ordinaria, la realizzazione degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, la riqualificazione delle strutture ricettive o degli edifici e dei manufatti di pregio storico che insistono su tali itinerari, la promozione dei servizi turistico-sportivi correlati alla loro fruizione.
LE STRADE
Nel corso delle varie sedute consiliari dedicate allāesame e allāapprovazione sono intervenuti Valter Marin e Paolo Ruzzola. Hanno sostenuto la proposta, necessaria per il rilancio dellāeconomia e dellāagricoltura nelle Terre Alte. Il Piemonte come sulle vie del sale tra Piemonte e Liguria, che erano terre di passaggio di pastori, pellegrini, mulattieri. Quindi commercianti e viaggiatori che dal Ponente ligure e dalla vicina Provenza raggiungevano, tramite i passi alpini, il Piemonte ed il Nord Europa dando vita a fitte reti di scambi. A queste si sono affiancate le scenografiche ex militari, accompagnate nel loro sviluppo da fortificazioni e opere di ingegneria.
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