Pinwheel Shelter, il nuovo bivacco sotto il Monte Seguret dedicato a Stefano Berrone

Bivacco BerroneFoto EX.

OULX – Pinwheel Shelter, il nuovo bivacco sotto il Monte Seguret dedicato a Stefano Berrone (da Fuorisalone.it).

PINWHEEL SHELTER, IL NUOVO BIVACCO

In Alta Valle di Susa, nel vallone del Seguret, tra i comuni di Oulx e Bardonecchia ĆØ stato installato un nuovo bivacco. La struttura ĆØ stata progettata da EX. studio di ricerca e progettazione che lavora allā€™intersezione tra arte, paesaggio, tecnologia e architettura fondato da Cassi e Versaci. Il loro precedente lavoro in alta quota aveva ribaltato i canoni estetici dellā€™architettura ā€œestremaā€: il bivacco Corradini a Cesana nel 2019. Oggi, il secondo lavoro di EX. ĆØ un bivacco a 2850 m.s.l.m. costruito alla memoria di Stefano Berrone, il Pinwheel Shelter. Lā€™architettura del Pinweel Shelter ĆØ una sorta di tenda rigida la cui struttura prefabbricata e reversibile in legno e alluminio ĆØ pensata come un origami. ƈ stato installato sul ghiaione alla base del lungo pendio che porta alla cima del Vallonetto, montagna parte del massiccio degli Ambin. Qui il bivacco si presenta di colore chiaro e la forma ĆØ costituita da due prismi a base triangolare intersecati che entrano in un dialogo armonioso con la morfologia e le tinte della montagna. Questa particolare forma sfaccettata ĆØ stata progettata a partire dallo studio dellā€™esposizione e della direzione del vento, per aggiungere a questo dialogo anche il confronto e il compromesso con i potenti agenti atmosferici che caratterizzano questo ambiente estremo.

IL BIVACCO BERRONE

Il bivacco Berrone offre riparo ad alpinisti ed escursionisti. Lā€™installazione di un nuovo bivacco dā€™emergenza nella valle tra la cresta del monte Seguret e la dorsale verso la Valfredda aggiunge un posto tappa utile a percorsi dā€™alta quota, in una zona con frequenti fenomeni temporaleschi e con repentine variazioni metereologiche. Il progetto ĆØ stato sviluppato secondo tre principi chiave. La struttura ĆØ composta da un guscio di pannelli in CLT (Cross Laminated Timber) appoggiato su una base di acciaio, rendendo questā€™architettura reversibile e leggera. In secondo luogo lā€™inserimento del manufatto nellā€™ambiente alpino e la sua relazione con i colori e le forme che caratterizzano il vallone hanno portato alla definizione di un dispositivo spaziale che permette una fruizione del paesaggio a 360Ā° gradi, attraverso le quattro aperture ricavate grazie alla geometria sfaccettata della copertura. Lā€™involucro in alluminio definisce unā€™architettura ā€œatmosfericaā€, capace di dialogare con la luce e con le tonalitĆ  delle rocce e dei pendii circostanti. Infine, lā€™organizzazione radiale dellā€™edificio definisce la posizione degli 8-10 posti letto intorno a un vano centrale. Lā€™altezza interna ridotta e la copertura spiovente mettono gli alpinisti in una condizione simile a quella dellā€™interno di una tenda. I fruitori non possono entrare in piedi allā€™interno del bivacco, ma devono forzatamente abbassarsi e restare seduti o in ginocchio sulla grande piattaforma in legno di larice. Il punto piĆ¹ alto della struttura, infatti ĆØ di 2,80 metri, corrispondente al vertice della copertura verso lā€™esterno.

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