Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: il Fondo impresa femminile, come accedere

andrea golia

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GIAVENO – Il Fondo dispone di 160 milioni di euro di fondi PNRR, a integrazione dei 40 milioni di euro già stanziati dalla Legge di bilancio 2021. E’ destinato alle imprese femminili – o a prevalente partecipazione femminile – con sede legale o unità operativa situata sul territorio nazionale. Il Fondo impresa femminile, intende aiutare le donne ad avviare o a sviluppare nuove attività imprenditoriali, per realizzare progetti innovativi nei settori dell’industria, del commercio, dell’artigianato, della trasformazione dei prodotti agricoli, dei servizi e del turismo.

FONDO IMPRESA FEMMINILE

La procedura avviene interamente on line sulla piattaforma messa a disposizione da Invitalia https://www.invitalia.it che valuta le domande secondo l’ordine cronologico di presentazione. Le agevolazioni sono erogate in non più di due stati di avanzamento lavori. Le richieste di erogazione vanno inviate utilizzando la procedura informatica di Invitalia (sezione “Fondo impresa femminile”)

Sono ammesse attività nei settori:

  • dell’industria;
  • dell’artigianato;
  • della trasformazione dei prodotti agricoli;
  • dei servizi;
  • del commercio;
  • del turismo.

Non è ammissibile la produzione primaria di prodotti agricoli.

PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA

Dal 5 maggio 2022 è possibile compilare la domanda per la linea di intervento del Fondo impresa femminile dedicata alle imprese in fase di avvio. L’accesso è consentito alle libere professioniste e alle imprese femminili non ancora costituite o costituite da non più di 12 mesi. La compilazione, firmata digitalmente, si concluderà, con il rilascio del codice di predisposizione della domanda, che dovrà essere inserito per l’invio della domanda, dal 19 maggio 2022. Nel caso di impresa femminile costituenda, l’accesso alla procedura è riservato alla persona fisica proponente, che dovrà comparire all’interno della compagine della futura società come rappresentante legale, referente o socio.

LE SCADENZE

Le scadenze sono scaglionate in due periodi, uno previsto per le nuove imprese femminili e un altro per gli interventi di sviluppo e consolidamento di organizzazioni operative da almeno 12 mesi. Le date distinte individuate sono le seguenti:

  • avvio di nuove imprese femminili: compilazione della domanda dalle ore 10 del 5
    maggio e presentazione a partire dalle ore 10 del 19 maggio 2022;
  • sviluppo di imprese femminili già costituite: compilazione della domanda dalle ore
    10 del 24 maggio e presentazione a partire dalle ore 10 del 7 giugno 2022.

Possono godere degli incentivi destinati alla nascita e allo sviluppo di imprese le realtà costituite da meno di 12 mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione. La misura interessa anche le lavoratrici autonome in possesso della partita IVA aperta da meno di 12 mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione. La misura coinvolge anche le persone fisiche che intendano creare una nuova impresa femminile (art. 8 del decreto interministeriale 30 settembre 2021).

Per quanto riguarda lo sviluppo e il consolidamento dell’impresa, le imprese femminili devono essere costituite da almeno 12 mesi alla data di presentazione della domanda e le lavoratrici autonome in possesso della partita IVA aperta da almeno 12 mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione (art. 11 del decreto interministeriale 30 settembre 2021).

L’IMPRESA FEMMINILE

L’impresa è considerata “femminile” (o a prevalente partecipazione femminile) quando presenta le seguenti caratteristiche:

  • la società cooperativa e la società di persone in cui il numero di donne socie
    rappresenta almeno il 60% dei componenti la compagine sociale;
  • la società di capitale le cui quote di partecipazione spettano in misura non inferiore
    ai due terzi a donne, i cui organi di amministrazione sono costituiti per almeno i due
    terzi da donne;
  • l’impresa individuale la cui titolare è donna.
    Sia per le imprese da avviare, sia per le imprese già attive, sono ammesse le seguenti
    forme giuridiche:
  • società di persone;
  • società cooperative;
  • le società di capitali;
  • ditte individuali;
  • attività di libera professione (partita IVA senza iscrizione al Registro delle imprese).
    Contributo

Nel caso una libera professionista intenda costituire una nuova impresa, oppure l’impresa sia stata costituita da meno di 12 mesi, i progetti di investimento possono arrivare fino a 250.000 euro. Il contributo a fondo perduto varia in funzione della dimensione del progetto. Per i progetti fino a 100.000 euro, l’agevolazione arriva fino all’80% delle spese (90% nel caso di donne disoccupate), fino a un massimo di 50.000 euro. Nel caso di progetti fino a 250.000 euro, è previsto un aiuto pari al 50%, fino a un massimo di 125.000 euro.

Nell’ipotesi di un’impresa attiva da più di 12 mesi, i progetti di investimento possono arrivare fino a 400.000 euro, per sviluppare o consolidare l’attività. Il Fondo impresa femminile mette a disposizione un mix di contributi a fondo perduto e finanziamenti a tasso zero, con una copertura fino all’80% delle spese ammissibili, per un massimo di 320.000 euro, da rimborsare in otto anni. In entrambi i casi, non è richiesto un valore minimo del progetto di investimento, che dovrà essere realizzato in 24 mesi. I piani di spesa possono prevedere le spese per investimento e il costo del lavoro. Sono finanziabili anche le spese per il circolante, entro un massimo del 20% del programma di spesa ammissibile (o del 25% per le imprese con più di 36 mesi). Solo per le imprese con oltre 36 mesi di vita il contributo al circolante è concesso interamente a fondo perduto.

SPESE AMMISSIBILI

Sono ammesse alle agevolazioni unicamente le spese sostenute successivamente alla data di presentazione della domanda. Occorre presentare un business plan che preveda un programma di investimenti, ma non sono richiesti preventivi di spesa per presentare la domanda di finanziamento.

SPESE AGEVOLATE

Il Fondo impresa femminile ammette alle agevolazioni:

  • le immobilizzazioni materiali, con particolare riferimento a impianti, macchinari e attrezzature nuovi di fabbrica, purché coerenti e funzionali all’attività d’impresa. Tra queste rientrano: spese connesse all’installazione di macchinari, impianti e attrezzature; macchinari, impianti e attrezzature necessari per l’erogazione di servizi con la formula della sharing economy, purché gli stessi beni siano identificabili singolarmente e localizzabili in modalità digitale; opere edili esclusivamente nel limite del 30% del programma di spesa agevolabile, strutture mobili e prefabbricati a servizio esclusivo dell’iniziativa agevolata, purché amovibili e strettamente funzionali al raggiungimento degli obiettivi del programma agevolato;
  • le immobilizzazioni immateriali, necessarie all’attività oggetto dell’iniziativa agevolata, come acquisizione di brevetti, di programmi informatici e soluzioni tecnologiche (a titolo esemplificativo: le spese relative alla progettazione e sviluppo di software applicativi, piattaforme digitali, applicazioni, soluzioni digitali per i prodotti e servizi offerti, ovvero per i relativi processi di produzione ed erogazione, nonché alla progettazione e sviluppo di portali web, anche a solo scopo promozionale);
  • servizi in cloud funzionali ai processi portanti della gestione aziendale;
  • personale dipendente, assunto a tempo indeterminato o determinato dopo la data di presentazione della domanda e impiegato funzionalmente nella realizzazione dell’iniziativa agevolata;
  • esigenze di capitale circolante: nel limite del 20% delle spese complessivamente ammissibili, per le agevolazioni concesse per la nascita delle imprese femminili ovvero per lo sviluppo di imprese femminili costituite da non più di 36 mesi alla data di presentazione della domanda; nel limite del 25% delle spese complessivamente ammissibili e, comunque, nella misura massima dell’80% della media del circolante degli ultimi tre esercizi alla data di presentazione della domanda, per le agevolazioni concesse per il rafforzamento delle imprese femminili costituite da più di 36 mesi alla data di presentazione della domanda.

LE SPESE

Le spese per il capitale circolante comprendono:

  • materie prime, sussidiarie, materiali di consumo;
  • servizi di carattere ordinario, strettamente necessari allo svolgimento delle attività dell’impresa;
  • godimento di beni di terzi, quali le spese di affitto relative alla sede aziendale dove viene realizzato il progetto imprenditoriale; canoni di leasing e costi di noleggio relativi a impianti, macchinari e attrezzature necessari allo svolgimento delle attività dell’impresa;
  • oneri per la garanzia (fideiussione o polizza fideiussoria) richiesta nel caso di erogazione dell’anticipazione pari al 20% delle agevolazioni concesse.

IL CONTRIBUTO

Le agevolazioni sono erogate, su richiesta dell’impresa femminile beneficiaria, in non più di due stati di avanzamento lavori (SAL). Le richieste di erogazione devono essere inviate utilizzando la procedura informatica messa a disposizione nel sito internet di Invitalia (www.invitalia.it), secondo le modalità e gli schemi resi disponibili nella sezione “Fondo impresa femminile”.

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