Per l’Istituto Musicale Somis due Open Day a Susa

Meyer Susa

SUSA – Riprende l’attività dell’Istituto Musicale Somis con l’Open Day. Venerdì 2 ottobre e sabato 3 ottobre si potrà conoscere l’istituto e i docenti. Il 2 ottobre dalle 16 alle 19 con il basso elettrico, la chitarra, l’organo e il pianoforte. Il 3 ottobre sempre dalla 16 alle 19 la batteria, il canto, il pianoforte, la propedeutica, il solfeggio e il violino. Oltre Susa ci sarà anche un Open Day nella sede di Oulx, presso la Casa delle Cultura. Più avanti verrà indicata la data. E’ possibile seguire le attività sul sito del Somis e sui social.

LA STORIA

Il progetto di un istituto musicale in Susa nasce nel 1977 all’interno del Lyons Club Susa-Rocciamelone il cui presidente era, in quegli anni, Ferruccio Merlano, compositore e musicista segusino. Viene costituita una scuola di tipo cooperativistico, senza scopo di lucro. Nei primissimi anni sono aperti solo pochi corsi tenuti da docenti del Conservatorio di Torino (teoria e solfeggio dal Maestro Revelli, pianoforte dal Maestro Verdirame e clarinetto dal Maestro Annunziata).  Negli anni seguenti l’Istituto si avvarrà ancora della collaborazione di musicisti di prestigio, tra i quali il maestro Francesco Prestia.

SOMIS? E CHI ERA?

Giovanni Battista Somis nacque a Torino il giorno di Natale del 1686. La sua era una famiglia di musicisti al servizio dei Duchi di Savoia, e pertanto ricevette i primi insegnamenti musicali da suo padre, Francesco (1663 – 1736). Successivamente partì per Roma dove si perfezionò presso il celebre compositore e violinista Corelli. Pare – ma non se ha certezza – che sia stato anche discepolo di Vivaldi a Venezia. Intorno al 1710 fece ritorno a Torino, e tutta la sua carriera si sviluppò come violinista della Cappella Ducale. Ebbe molti allievi: tra gli italiani il più celebre fu Gaetano Pugnani (a sua volta poi insegnante del grande Giambattista Viotti); addirittura i suoi allievi francesi possono essere considerati capostipiti della scuola violinistica del loro paese. Viaggiò raramente e la sua celebrità fu più che altro dovuta all’attività di insegnante. Morì nel 1763.

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