GIAVENO ā Cade in data 25 novembre la Giornata Internazionale contro la violenza sule donne, ricorrenza che ĆØ stata celebrata a Giaveno con una manifestazione che ha visto il coinvolgimento dei ragazzi delle scuole e lāinstallazione allāinterno del parco comunale di una panchina rossa, simbolo di sensibilizzazione e della memoria verso le donne vittime di tali violenze.
Un’apertura dalla maggioranza
In merito giunge il commento dei consiglieri del gruppo consiliare di minoranza Per Giaveno: āSiamo soddisfatti dellāiniziativa del 25 novembre, LāArchitetto Trabucco ha realizzato unāopera pregevole e con un bel significato. Positivo il coinvolgimento delle Associazioni e soprattutto degli studenti delle scuole poichĆ© ĆØ importante la sensibilizzazione dei giovani, in particolare dei ragazzi di Medie e Superiori che vivono unāetĆ in cui si manifestano i primi episodi di bullismo.ā Aggiungono i consiglieri: āAbbiamo altresƬ apprezzato il tentativo di coinvolgimento nei nostri confronti da parte di alcuni amministratori di maggioranza, come gli assessori Anna Cataldo e Marilena Barone, le quali hanno dato modo alla consigliera Daniela Ruffino di intervenire e hanno scattato delle foto insieme. Tali comportamenti sembrano scontati ma non lo sono stati negli ultimi tre anni; infatti, a discapito del protocollo istituzionale, solitamente Daniela Ruffino, che oltrechĆØ consigliere ricopre la carica di Vice Presidente del Consiglio Regionale e Presidente della Consulta Femminile, non viene invitata ad intervenire durante le manifestazioni Giavenesi. Grave anche la circostanza che veniamo sistematicamente ‘tagliati’ dalle fotografie pubblicate sulla pagina facebook CittĆ di Giaveno, gestita dal Sindaco, fatto anche questo assai poco istituzionale.”
Tizzani: “Ipocrisia nelle parole del Sindaco”
Un velo di amarezza traspare dalle parole del consigliere Stefano Tizzani, che asserisce: āLa Vice-Sindaco Enza Calvo, nel suo discorso, ha citato le consigliere Barone, Vercelli e Beccaria, vittime di pesanti attacchi sessisti sul web da parte dei cosiddetti haters, ma a non essere nominata ĆØ stata la consigliera Ruffino che negli anni ĆØ stata forse la piĆ¹ bersagliata da tali violenze. Stesso dicasi per il discorso tenuto da CarloĀ Giacone durante l’inaugurazione della panchina rossa. Le sue parole appaiono dunque ipocrite a fronte del fatto che, a oltre un anno di distanza, non abbia rivolto alla Ruffino delle scuse per le affermazioni ingiuriose a lei rivolte in consiglio, accompagnate dallo squallido gesto ombrello, ripetuto piĆ¹ volte.ā Il gesto e le parole che vi hanno fatto seguito avrebbero meritato,Ā a parere dei consiglieri, quantomeno un cenno di scuse. Le parole del primo cittadino sul rispetto del ruolo della donna, secondo Per Giaveno, stonano anche alla luce dellāepisodio, sempre avvenuto in sede consiliare, in cui il Sindaco si ĆØ rivolto ad una cittadina nel pubblico invitandola a tornare a casa a cucinare e pregare.
Le offese ricevute da Beccaria
āTale comportamento del Sindaco non ha sortito alcuna censura da parte della Presidente del consiglio Vilma Beccaria.ā Alla Presidente del Consiglio e consigliera PD, Per Giaveno rivolge piena solidarietĆ per gli insulti da lei ricevuti recentemente su un social network: āTali comportamenti vanno condannati senza se e senza ma da qualunque parte provengano; rivolgiamo a Beccaria piena solidarietĆ per quanto le ĆØ accaduto. Tuttavia ā rammenta Tizzani – lei per prima mai ha solidarizzato verso Ruffino prendendo le distanze dai comportamenti del Sindaco Giacone.ā
In merito a tale vicenda si aggiungono le parole del Coordinatore Forza Italia Val Sangone Stefano Sartore, che afferma: āFatti come quelli subiti da Vilma Beccaria sono irrispettosi ed assolutamente da condannare, indipendentemente dalle appartenenze politiche. Affermazioni sessiste come quelle a lei rivolte sono estranee dal pensiero del Centro Destra e di Forza Italia, partito in cui le quote rosa sono tanto numerose da non potersi contare.ā
Un nuovo punto di partenza
Per Giaveno conclude: āComunque prendiamo atto che da parte di qualcuno la volontĆ di fare una manifestazione unitaria cāĆØ stata e che parte della maggioranza ha cambiato passo rispetto al passato. Mettiamo un punto a capo e auspichiamo che in futuro venga dato rispetto alle persone, anche per il ruolo che rappresentano, con particolare attenzione alle donne che fanno politica, che spesso sono bersaglio di insulti da parte di odiatori professionisti e leoni da tastiera. La lotta contro la violenza deve essere di tutti e non deve fare distinzioni tra avversari politici o alleati, ĆØ necessario essere uniti per uno scopo comune. Bisogna lavorare per Giaveno e non contro qualcuno.ā