Partito Democratico zona Ovest Torino: l’iniziativa “La Violenza non ha giustificazioni”

RIVOLI – Partito Democratico zona Ovest Torino: l’iniziativa “La Violenza non ha giustificazioni” (PD)

IL PARTITO DEMOCRATICO CONTRO LA VIOLENZA

La violenza non ha giustificazioni. Il 25 novembre è la giornata internazionale contro la violenza sulle donne e i Circoli del Partito Democratico della zona Ovest hanno deciso di lanciare l’iniziativa “La Violenza non ha giustificazioni” che oltre a sensibilizzare su un uso corretto del linguaggio ha come obiettivo quello di promuovere il numero 1522, numero gratuito antiviolenza. In tutti i Comuni della Zona Ovest (Alpignano, Collegno, Druento, Grugliasco, Pianezza, Rivoli, Venaria), difatti, verranno affissi dei manifesti di sensibilizzazione e denuncia sul tema della violenza sulle donne e i singoli Circoli promuoveranno sui propri territori diverse iniziative incentrate su questa tematica.

NON SOLO IL 25 NOVEMBRE

Spiegano dal PD. “La violenza molte volte è radicata nel linguaggio, negli stereotipi, nei giudizi di chi è pronto a puntare il dito. ‘Si, è stata stuprata, però hai visto com’era vestita?”Frasi del genere se ne sono sentite e se ne sentono spesso, come se una gonna corta giustificasse l’abuso sessuale; basta quindi con le giustificazioni sessiste e svilenti che negli ultimi anni abbiamo letto di fronte a fatti orrendi commessi sulle donne. Di violenza sulle donne e di uso spasmodico del linguaggio si dovrebbe parlare sempre, non solo il 25 novembre. Le istituzioni dovrebbero darsi ancora più da fare e ricordarsi delle donne che denunciano, di quelle che alzano la testa, perché tra cavilli burocratici e ritardi della giustizia, si rischia di continuare a lasciare fuori i colpevoli e l’innocente in gabbia. Donne sole a combattere contro la violenza, l’umiliazione e la cattiveria di una società fallimentare. E patriarcale. Perché ogni volta che una donna muore, ogni volta che una donna viene giudicata per i suoi vestiti attillati, ogni volta che si giustifica un atto ignobile, il fallimento è di tutti. E bisognerebbe prenderne atto. Perché di normale in tutto questo non ci sarà mai nulla“.

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