“Par paghè e mori j’è sempar temp”, i modi di dire piemontesi

anziani pensionati

PIEMONTE – “Par paghè e mori j’è sempar temp”, i modi di dire piemontesi.

I MODI DI DIRE PIEMONTESI

Interessante volume edito da “Il Punto, Piemonte in Bancarella” dal titolo “Modi di dire piemontesi”. Ecco le espressioni più antiche della sapienza popolare e tutt’ora usate per aiutarci a spiegare meglio quello che diciamo. In questo volume l’autore ha raccolto più di 1000 espressioni idiomatiche spiegando il significato e raccontando le origini, e tante curiosità. È un viaggio attraverso i ricordi, le abitudini, la storia e la cultura del Piemonte, senza tralasciare la parte goliardica e ironica dei «Bogianen». I modi di dire fanno parte del nostro modo di parlare, di esprimerci e di essere parte di una comunità. Ogni famiglia ha il suo tradizionale “bagaglio di espressioni” e ciascuno di noi ne usa abitualmente una propria personale selezione. Che derivino da episodi storici o da abitudini popolari, è affascinante scoprire come alcune delle frasi che utilizziamo più spesso nel parlare quotidiano abbiano un significato ben preciso, a volte sorprendente, ben più calzante di quello che pensiamo.

L’AUTORE MICHELE BONAVERO

È valsusino d’adozione e in parte per discendenza, ma è nato e vissuto per 40 anni a Torino. Pur essendo cresciuto parlando principalmente la lingua piemontese, si avvicina alla scrittura nel 2000 partecipando al concorso letterario collegato alla Festa del Piemonte in Val di Susa, dove vince la sezione di poesia. Da quel momento, per usare un proverbio, l’appetito vien mangiando; si cimenta anche nella prosa e con il teatro in lingua piemontese, ottenendo brillanti risultati. Entrato a far parte dell’ambiente della cultura piemontese, si dedica sempre più ad essa. Inizia ad occuparsi dell’insegnamento nei corsi della Regione Piemonte organizzati dalla Ca dë Studi Piemontèis, e impartisce lezioni di cultura e letteratura piemontese in varie Uni3 del Piemonte. Nasce quindi la collaborazione con l’Editrice Il Punto-Piemonte in Bancarella per quanto riguarda le pubblicazioni in piemontese e non solo, entra nella redazione del mensile Piemontèis Ancheuj e cura le ultime edizioni dell’Armanach dij Brandé. Partecipa alla preparazione del calendario La Memòria dël Temp.

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