Ottantacinque anni fa partirono da Susa per conquistare l’Africa Orientale Italiana

Combattenti in Africa

SUSA – I Granatieri di Sardegna della Valsusa, per salvare dall’oblio i momenti di vita vissuta della nostra comunità durante gli eventi bellici, ricordano una pagina di storia dimenticata che va riscoperta. Spostando le lancette del tempo agli anni Trenta. Allora ci fu il secondo atto della guerra coloniale italiana in Africa. Anche da Susa si partiva per l’Africa e già questo nome incuteva rispetto e paura. La paura era soprattutto delle mamme che non riuscivano a ingoiare le lacrime e che, salutando i loro bambini vestiti da grandi con i caschi coloniali. Guardavano al Rocciamelone, affinché dai bianchi monti la Madre di Dio guardasse al continente nero.

Combattenti in Africa

GIUSEPPE MORETTI, UGO DE FAVERI E VINCENZO SIBILLE

Dell’avventura africana ci offre autentiche perle di personale testimonianza Giuseppe Moretti di Susa. Nell’inesauribile freschezza e spensieratezza dei giovani anni. Soldato di leva classe 1911, chiamato alle armi nel 1° Reggimento Granatieri di Sardegna e giunto nell’89° Reggimento Fanteria Salerno. Inquadrato nella Divisione di Fanteria Cosseria. Partecipò alla Campagna per l’Africa Orientale del 1935-1936. Partirono dalla vecchia stazione ferroviaria di Susa lui insieme a Ugo De  Faveri, Vincenzo Sibille ed altri suoi convalligiani, il 1° maggio del 1935. Un anno dopo, il 6 maggio del ’36 le truppe italiane entrarono in Addis Abeba e il 9 maggio il re Vittorio Emanuele III diventava imperatore d’Etiopia. E così in Africa si parlava piemontese e si sognava questa nostra Valle, alla quale chi potrà tornerà nel luglio del 1936, con un fascio di carte manoscritte nascosto chi sa dove e che tu ora, dopo 85 anni, sfogli trepido e commosso, consapevole di avere tra le mani un documento limpido e profondo, che è anche la storia di coloro che non sono più tornati.

Moretti Granatiere a Roma

Moretti Granatiere a Roma

LA CONQUISTA

Alla campagna per la conquista dell’Etiopia partecipò anche il neoformato 3° Granatieri, con un battaglione che assai si distinse, in specie nella conquista dell’Amba Uork. Nel più vasto quadro della battaglia di Passo Uarieu. Prese parte alla marcia su Addis Abeba, e che guadagnò in venti mesi di operazioni (dall’ottobre 1935 al maggio 1937). Alla bandiera del suo reggimento la Croce dell’Ordine militare di Savoia, concessa a tutti i reggimenti di fanteria che a quella campagna erano intervenuti. Né si può ignorare il valore degli ufficiali e soldati dei Granatieri inquadrati in Unità varie ed in particolare la 65ª Divisione “Granatieri di Savoia”. Nella sua breve vita, meno di cinque anni, seppe comunque lasciare il segno. La divisione si costituì a Littoria (Latina) il 12 ottobre 1936 assumendo alle dipendenze organiche la Brigata Granatieri di Savoia (10° e 11° Reggimento Granatieri).

IN AFRICA

Poi il Battaglione Mitraglieri Divisionale e il 60° Reggimento. Artiglieria da Campagna su due gruppi da 65/17 e già nel novembre dello stesso anno venne inviata nell’Africa Orientale Italiana, con il compito di presidiare Addis Abeba, capitale etiope dopo che Mussolini aveva annunciato la rinascita dell’Impero sui colli fatali di Roma , Per la nuova unità si decise che il personale oltre alla nota prestanza fisica, tipica del corpo doveva essere volontario, a lunga ferma e altamente specializzato. Come segno distintivo vennero naturalmente adottati gli alamari con l’unica differenza che il filo era azzurro e non argentato, come quello presente sulle divise dei Granatieri di Sardegna e con il motto “SII”, acrostico di “Savoia, Italia, Impero”.

Moretti Granatiere a Roma

Moretti Granatiere a Roma

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Di Giancarlo Sibille. Iscriviti alla nostra pagina Facebook L’Agenda News: clicca “Mi Piace” e gestisci impostazioni e notifiche in modo da non perderti più nemmeno una notizia!