Ospedali in Italia: 2490 in più gli operatori sanitari infettati nelle ultime 24 ore

ROMA  – “In pochi giorni, tra Natale e Capodanno, si è registrata una nuova vergognosa escalation di violenza ai danni dei nostri infermieri, impegnati da alcune settimane in una nuova delicata battaglia per fronteggiare una variante del Covid, Omicron negli Ospedali. Corre veloce come non mai e che sta nuovamente cambiando radicalmente le nostre esistenze, la nostra quotidianità. Il bollettino di guerra è da brividi, si fa fatica solo a immaginare che tutto questo possa accadere in luoghi “sacri”, dove l’impegno comune dovrebbe essere, come non mai in questo delicato frangente, quello di agevolare i professionisti della sanità nel fronteggiare la crescita esponenziale dei ricoveri, con il primo obiettivo di tutelare la salute dei cittadini”. Così Antonio De Palma, Presidente Nazionale del Nursing Up.

IL SINDACATO

Gli operatori sanitari e in particolare gli infermieri diventano così vittime dell’incontrollata violenza e ira di pazienti che scagliano su di loro la rabbia, le incertezze, le angosce. Si parte dalle minacce e su arriva alle aggressioni fisiche vere e proprie. Decine di pazienti in coda in un pronto soccorso ormai saturo dove non c’è nemmeno posto per accogliere i malati in attesa, costretti a rimanere all’esterno, oppure due soli infermieri circa cinquanta pazienti in attesa di un posto letto, o ancora sempre area pronto soccorso, oltre 80 persone in attesa di cure di cui oltre la metà bisognosi di un ricovero che non si ha la certezza di poter ottenere. Sono queste le “giornate tipo” degli ospedali romani in piena emergenza Omicron.

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