TORINO – Nuovo bando della Regione Piemonte per tutelare le scuole di montagna. Anche per lāanno scolastico 2021-2022 la Regione Piemonte sosterrĆ la tutela e lo sviluppo delle scuole di montagna. Una delibera approvata dalla Giunta su iniziativa del vicepresidente e assessore alla Montagna Fabio Carosso stabilisce lāapertura di un bando. Il quale assegna alle Unioni montane contributi per complessivi 540.000 euro per raggiungere due obiettivi:
- copertura dei costi sostenuti per lāimpiego di personale che consenta il mantenimento delle scuole dellāinfanzia, primarie e secondarie di primo grado ubicate in contesti montani di particolare marginalitĆ , in modo da non rendere disagevole la frequenza scolastica in caso di cessazione del servizio, per un importo massimo di 18.000 euro per ciascuna iniziativa, elevabile a 36.000 euro per le scuole primarie di primo grado con piĆ¹ di 10 alunni e con situazione di pluriclasse con piĆ¹ di tre gruppi classe;
- razionalizzazione di particolari realtĆ di pluriclasse, con un importo massimo per ciascuna iniziativa di 5.000 euro nella scuola primaria e di 8.000 euro nella scuola secondaria di primo grado.
I COMMENTI
āIn una regione che si chiama Piemonte le nostre montagne non sono solo un gioiello di bellezza e natura, sono le radici della nostra stessa identitĆ – sottolinea il presidente della Regione Alberto Cirio –. Preservarne il futuro significa investire sui luoghi in cui questo futuro si coltiva giorno dopo giorno, le nostre preziose scuole di montagnaā.
āLe rilevazioni e le analisi effettuate presso istituti scolastici ed Enti locali operanti sul territorio montano – rileva il vicepresidenteĀ CarossoĀ – hanno consentito di evidenziare la sussistenza di una pluralitĆ di esigenze, tra le quali emergono soprattutto la necessitĆ di salvaguardare la situazione esistente nelle scuole del primo ciclo, con particolare riguardo alle scuole in maggior sofferenza per lāinsufficienza di personale docente e lāesigenza di valutare le realtĆ di pluriclasse in situazione di particolare disagio. Si potrĆ cosƬ equiparare lāofferta formativa nei servizi scolastici montani a quella normalmente fornita sul resto del territorioā.
āLāobiettivo di questa misura – commenta lāassessore allāIstruzioneĀ Elena ChiorinoĀ – ĆØ tutelare sia le scuole di montagna, che vanno difese e potenziate garantendo il diritto allo studio a tutti i ragazzi, ma soprattutto sostenere i piccoli Comuni, agevolandoli nel mantenimento sul territorio dei servizi alla famiglia. Un supporto concreto agli amministratori che con coraggio e visione scelgono, nonostante le difficoltĆ di bilancio, di mantenere sulle loro montagne quei presidi fondamentali che le scuole rappresentanoā.
LE VALUTAZIONI
Nei programmi didattici che saranno presentati dalle Unioni montane in accordo con gli Istituti scolastici di riferimento si dovrĆ valutare la presenza o meno in zona di altri istituti scolastici completi di servizi e dei tempi necessari per raggiungerli. Secondo criteri come lāaltitudine, la distanza tra i plessi e i tempi di percorrenza. Inoltre, andrĆ considerata la necessitĆ di garantire il diritto allāistruzione ovviando al disagio subito da alunni che in caso di cessazione del servizio sarebbero costretti a frequentare altre sedi scolastiche problematiche da raggiungere per le famiglie residenti in contesti montani di forte marginalitĆ , con conseguente rischio di spopolamento dei paesi.
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