Novalesa: la processione in Val Cenischia in onore di Sant’Eldrado

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NOVALESA – La processione in Val Cenischia in onore di Sant’Eldrado.

LA PROCESSIONE DI SANT’ELDRADO A NOVALESA

Dopo lo stop imposto per alcuni anni dalla pandemia, è tornata la processione in Val Cenischia in onore di Sant’Eldrado. In una domenica di sole e forte vento ecco i fedeli. L’urna d’argento è stata portata dagli alpini dalla chiesa parrocchiale di Novalesa fino alla Abbazia millenaria. Si tratta di un gioiello di fede, arte, storia e cultura di proprietà della Città Metropolitana di Torino Il 13 marzo, festa liturgica del santo, la suggestiva cappella di Sant’Eldrado von i suoi affreschi unici resta aperta al pubblico.

IL SANTO

Non se ne conosce la data di nascita e poche sono le notizie giunte sino a noi sul periodo che precedette il suo arrivo a Novalesa. Le fonti storiografiche gli attribuiscono le virtù dell’austerità e la magnanimità verso i poveri. A questi distribuì gran parte delle cospicue ricchezze ricevute in eredità. Si narra che nel suo paese natale fece innalzare una chiesa dedicata a San Pietro. Fece anche costruire alcune abitazioni e giardini per i pellegrini. Andò lui stesso in pellegrinaggio attraverso la Gallia, la Provenza, l’Aquitania e la Spagna, alla ricerca di una regola monacale, che trovò infine a Novalesa, ove soggiornò come semplice monaco per sette anni.

AI TEMPI DI CARLO MAGNO

Eldrado morì il 13 marzo, verosimilmente del 840. Gli si attribuirono numerosi miracoli, in vita e post mortem, come ad esempio la liberazione della valle di Briançon dai serpenti che l’avevano infestata, in particolare nel villaggio oggi noto come Monêtier-les-Bains. Alla sua intercessione si attribuisce il salvataggio da un naufragio di un gruppo di crociati che, travolti da un fortunale mentre tornavano dalla Terra Santa, avevano invocato l’aiuto suo e di San Nicola da Bari. La cappella a lui dedicata nel complesso abbaziale novalicense risale, per la parte più antica, alla fine del IX secolo o all’inizio del X, mentre la parte più recente risale all’inizio dell’XI secolo. I suggestivi affreschi della seconda metà dell’XI secolo illustrano scene della vita del santo: Eldrado nel “locus Ambillis” mentre coltiva le terre di famiglia; il futuro Santo in veste di pellegrino con bastone e bisaccia, accolto da un sacerdos.

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