NOVALESA – Grazie al Comune di Novalesa riprende la produzione della cipolla rossa. E’ da tre anni che l’Associazione Pro Loco e amministrazione comunale si sono attivate per recuperarne la coltivazione in Val Cenischia. Quest’anno, in collaborazione i vivai Beltrame di Moncalieri, si è potuto produrre 14 mila piantine che sono poi state distribuite a 35 agricoltori. Questi saranno i coltivatori che dovranno attenersi a un disciplinare per la tutela della cipolla e per la produzione delle sementi. Perchè la cipolla rossa? L’antica cipolla è ancora oggi coltivata a Breme secondo le tecniche tradizionali. La Cipolla Rossa di Breme, “sigulla” in dialetto, è la particolare varietà di cipolla che viene coltivata nel territorio che circonda l’abitato di Breme, in provincia di Pavia.
LA STORIA
La sua storia comincia circa dieci secoli fa: nel 906 d.c. i monaci della Novalesa giunsero a Breme e, come riportato da un’antica Cronaca, “videro che quel luogo era ubertoso, ameno e fruttifero”, lo elessero a sede della Congregazione, ritenendolo “la migliore di tutte le città costruite nel Contado di Lomellina”. Da allora ben poco è cambiato nelle tecniche di coltivazione e le sementi sono ancora preparate scegliendo una per una le cipolle migliori da mandare in fioritura. I produttori che la coltivano sono una dozzina, ogni anno ne producono 400 quintali di cui circa il cinquanta per cento viene utilizzato in occasione della Sagra della Cipolla Rossa organizzata dalla Polisportiva Bremese, che nel 2007 ha festeggiato la sua 25ª edizione. Nel Giugno 2008 l’Amministrazione Comunale ha istituito l’identificazione De.C.o (denominazione comunale di origine) al fine di caratterizzare in modo inequivocabile “la Cipolla Rossa di Breme”.
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