Nella Biblioteca di Susa Sgarbi, la Fallaci e Salgari finiscono nel cestino

La Botega del Gelatè

SUSA – Nella Biblioteca di Susa Sgarbi, la Fallaci e Salgari finiscono nel cestino. Un nuovo passo verso il Sistema Bibliotecario della Valsusa. Nella sede di Susa si provvede ad eliminare i volumi usurati e non più utilizzabili per fare spazio a nuove edizioni. Si tratta di quasi 1000 libri che sono stati scelti per la loro usura. Volumi che saranno sostituiti o si troveranno comunque nel sistema bibliotecario. Una scelta dettata dall’impossibilità di un loro utilizzo. E’ stata l’Unione Montana Valsusa ad aver effettuato un attento esame delle raccolte librarie e documentarie della Biblioteca Civica. Sempre l’Unione ha proposto al Comune di Susa di procedere allo scarto dei libri in ragione della loro usura e deterioramento, essendo venuta meno la loro funzione. Così l’amministrazione di Susa ha accettato di eliminarli dal patrimonio librario e documentario sia per aggiornare la gamma libraria sia per recuperare spazio utile per successivi acquisti.

I LIBRI

Finiscono così nel cestino della Biblioteca Civica di Susa Enrico De’ Bartolomei nomi noti e non. Si va dalla lettura italiana con De Amicis e il suo Cuore, Salgari e le sue avventure, Sgarbi con l’arte e le note polemiche e Fogazzaro. Poi la pungente Fallaci, il giornalista Biagi e le sue interviste-ritratti, Calvino, Vittorelli e Guaresci con la sua ironia politica. Non mancano nell’elenco i grandi di tutti i tempi: Conan Doyle, Eco, Hemingway, Hesse, McEwan e Tolstoj. Non mancano autori locali come Ruggiero e Gastaldo. A far compagnia ci sono anche le raccolte di Andreotti, Morante e King. Ogni libro ha una storia fatta di passaggi di mano in mano, visite in casa e lunghe letture. Compagni di cultura, conoscenza e curiosità. Questi libri, inconsapevolmente, sono stati un filo invisibile che ha collegato per anni tanti segusini. Bisogna ricordare Umberto Eco, un’autore oggi cestinato. “Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria! Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito… perché la lettura è una immortalità all’indietro“.

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