A Mompantero riconferma per Piera Favro con il 54% dei voti

MOMPANTERO – 415 voti, per una percentuale del 80,29. Piera Favro vince le elezioni per il suo terzo mandato consecutivo. Una lista convincente e un programma ampio hanno convinto gli elettori del piccolo paese tra Susa e la Val Cenischia che la sua lista era quella da votare. Favro, classe 1954 diplomata alle magistrali, è insegnante presso le scuole elementari dal 1973.  “Sono ovviamente felice, anche se delle volte penso a chi me lo fa fare – sono le prime parole di Piera – poi guardo il paese e alle tante che ancora ci sono da fare. Sarò in carica per un totale di 15 anni quasi un record. Ringrazio tutti gli elettori e assicuro che sarò il sindaco di tutti“. Mompantero è uno dei comuni più piccoli della Città Metropolitana di Torino con i suoi 660 abitanti, è in Val Cenischia, e particolarità è il comune più alto della Valle di Susa, raggiungendo i 3838 metri del Rocciamelone, oltre ad essere uno tra i più estesi territorialmente.

La Lista della Favro “Un Futuro a Mompantero” ottiene 219 voti (il 54,07 dei votanti) contro i 186 della Frijo (45,92%).

Mompantero (Mompantè in piemontese, “Moumpantìa” in franco-provenzale) è un comune della Valle di Susa di 649 abitanti che, con i suoi 30,10 km² adagiati ai piedi del monte Rocciamelone, risulta essere uno dei comuni più estesi della Valle.

L’agglomerato si compone di numerose frazioni. Alcune di esse sono distribuite lungo la sponda sinistra del torrente Cenischia: si tratta di San Giuseppe, Marzano, Trinità e Pietrastretta. Le frazioni Urbiano e Seghino, invece, sono collocate direttamente alle pendici della montagna, lungo la strada carrozzabile che con i suoi stretti tornanti e prolungati rettilinei conduce ad oltre trenta borgate montane dotate di un meraviglioso paesaggio alpino, quello della conca del Rocciamelone.

Disseminate lungo il versante della montagna, come detto, vi sono molte borgate e case sparse che si popolano essenzialmente nei mesi estivi, come ad esempio le borgate del Tour, Trucco, Chiamberlando, Cugno e la Braida. In tutte queste borgate sono presenti cappelle e piloni votivi risalenti al XV ed al XVII secolo, che testimoniano il ruolo centrale delle borgate nei secoli scorsi, quando in particolar modo d’estate, potevano contare su una grossa popolazione. Tra le cappelle montate di assoluto rilievo si deve menzionare la Cappella della Braida, che presenta al suo interno affreschi di straordinaria fattura.

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