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giovedì, 10 Ottobre 2024

Mompantero, la novena della Madonna del Rocciamelone con l’Arcivescovo Cesare Nosiglia sabato 31 luglio

MOMPANTERO – Mompantero, la novena della Madonna del Rocciamelone con l’Arcivescovo Cesare Nosiglia sabato 31 luglio. Scrive Monsignor Claudio Jovine, vicario foraneo, dalla parrocchia di Condove: “I fedeli e i sacerdoti della nostra vicaria di Condove (che comprende le parrocchie di Condove, Borgone di Susa, Caprie, Novaretto,  San Didero, Mocchie, Frassinere, Lajetto) sono invitati e attesi a pregare la novena della Madonna del Rocciamelone, patrona principale della diocesi di Susa. Sarà presente l’Arcivescovo Cesare Nosiglia. Sabato 31 luglio alle ore 20.30 il rosario, alle ore 21 la Santa Messa presso il Santuario diocesano di Mompantero. Abbiamo più che mai bisogno di affidarci alla preghiera di Nostra Madre Santa Maria che ci protegga e ci liberi dalla pandemia e da ogni altro male. Profittiamo di questa bella e provvidenziale occasione per farlo insieme, come famiglie e come comunità parrocchiali. Vi attendiamo“.

IN VETTA AL ROCCIAMELONE

In vetta al Rocciamelone, a 3538 m, montagna simbolo della Valsusa, oltre al santuario più alto d’Europa intitolato a Nostra Signora del Rocciamelone, spicca la statua in bronzo, dedicata sempre alla Madonna. L’idea della sua costruzione fu del canonico Antonio Tonda, prevosto della cattedrale di Susa. Giovanni Battista Ghirardi, direttore del giornale per bambini “Innocenza”, nel 1896 invitò 130.000 “Bimbi d’Italia” a concorrere alla realizzazione della statua, donando 10 centesimi a testa. La grandiosa sottoscrizione, ideata dal Vescovo di Susa Monsignor Edoardo Giuseppe Rosaz, permise nel 1899 la sua realizzazione e l’inaugurazione il 28 agosto.

Il progetto della statua della Madonna fu realizzato dallo scultore torinese Stuardi e e fusa in bronzo nelle Officine Strada di Milano. Il 15 giugno del 1899 la statua venne montata in Piazza d’Armi a Susa per ricevere la solenne benedizione. Fu poi portata in vetta a spalle dagli alpini del battaglione “Susa” appartenenti al 4º Reggimento alpini e guidati dal tenente Parravicini. Per agevolarne il trasporto era stata preventivamente divisa in otto pezzi, la statua è infatti alta 3 metri, pesa 650 chilogrammi ed ha al suo interno una fitta armatura di rinforzo e sostegno in ferro dal peso complessivo di ben 800 chilogrammi.

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