Mercato italiano in primo piano: orso o toro, dov’è l’Italia adesso?

Mercato italiano in primo piano: orso o toro, dov’è l’Italia adesso? Chi si interessa al settore degli investimenti conosce bene due animali che descrivono l’andamento delle azioni. Riconoscere se il mercato è da “tori” o da “orsi” permette di capire subito quali strategie adottare nelle proprie operazioni, ma è l’alternanza dei due che genera i maggiori profitti. L’Italia ora si trova in una via di mezzo per cui un rialzo potrebbe già essere all’orizzonte.

I tori e gli orsi nella finanza

Nel gergo azionistico, tori e orsi indicano se il mercato è in fase di aumento o di calo, e aiutano a decidere se comprare o vendere. I nuovi investitori potrebbero chiedersi qual è il periodo migliore, i mercati rialzisti o i mercati ribassisti? Fortunatamente entrambi portano con sé numerose opportunità di investimento.

Il “mercato toro” (in inglese “bullish”) è caratterizzato da un progressivo e costante aumento dei prezzi. Ad esempio, leggere che “la borsa di Wall Street è in preda ai tori” o trovare altre analogie con questo animale significa che gli indici del mercato azionario USA sono in fase di rialzo. Questa fase può durare settimane, mesi o anni, ma generalmente si riferisce a un periodo di tempo abbastanza lungo che lascia spazio agli investitori di ricavare notevoli profitti. In un mercato “bullish” anche i settori dell’economia e dell’occupazione lavorativa raggiungono ottimi risultati.

Il mercato “orso” è esattamente l’opposto, cioè presenta un calo dei prezzi e un rallentamento economico, spesso abbinati a un più ampio sentimento pessimista dovuto anche alle difficoltà del Paese. Va sottolineato che un piccolo ribasso non è sufficiente a definire un mercato “orso” (in inglese “bearish”). Le azioni devono raggiungere un’inflessione di almeno il 20% rispetto al picco più recente.

L’alternanza dei mercati segna il momento perfetto per investire

Non è né l’uno né l’altro mercato a generare profitti, ma un’alternanza dei due. Idealmente i nuovi asset andrebbero acquistati quando ci si trova in un mercato “orso”, poiché saranno disponibili a prezzi estremamente scontati rispetto ai loro veri valori. Successivamente andrebbero venduti durante il mercato “toro”, per sfruttare l’aumento dei prezzi.

Uno dei maggiori pericoli di questo sistema è il “panic selling”: spesso il mercato orso manda in rosso anche i titoli più importanti e causa grosse preoccupazioni per trader e investitori. Riuscire a mantenere la calma si rivela un’abilità fondamentale nell’attività: è importante realizzare che ci si trova in un mercato orso e che il calo dei prezzi è assolutamente normale. Arriverà anche il mercato toro con una ventata di ottimismo. Non a caso il toro è diventato il simbolo dei mercati finanziari, tanto da meritare una statua di bronzo davanti alla Borsa di Wall Street a New York.

L’Italia è in un mercato orso?

I mercati finanziari europei hanno visto tempi migliori e agosto è stato un mese piuttosto turbolento, segnato da un’inflazione elevata, prezzi delle materie prime alle stelle e rischi geopolitici. In Italia l’economia è ulteriormente schiacciata dal debito pubblico e da un alto tasso di disoccupazione giovanile, che rende il mercato del lavoro difficoltoso. Non si può quindi dire che il mercato azionistico sia in fase bullish, ma la situazione non è nemmeno così tragica da far pensare a un mercato completamente bearish. È possibile che l’Italia si trovi ora a metà strada tra un mercato bearish e uno scenario Goldilocks, cioè un ciclo economico in cui la crescita non è abbastanza robusta da contrastare l’inflazione, ma nemmeno così bassa da avviare una recessione.

Occorre ricordare che il mercato bearish non è un fattore così negativo come si può pensare. Questa fase di “forte discesa” ha tipicamente una durata che va dai 9 ai 12 mesi, durante i quali si può perdere fino al 35% dai massimi. Investendo con un solido piano finanziario, un rallentamento del genere non deve far preoccupare troppo e gli investitori possono già iniziare a orientarsi sulle loro prossime operazioni in vista di un mercato in rialzo.