MAXI PROCESSO ASKATASUNA: LO STATO CHIEDE 6,8 MILIONI PER I DANNI DEI NO TAV
VALSUSA –Ā Il maxi processo a carico degli esponenti del centro sociale Askatasuna, imputati per le manifestazioni contro il Tav in Valle di Susa, ha registrato un nuovo sviluppo. L’Avvocatura dello Stato ha infatti presentato una richiesta di risarcimento danni per un importo complessivo di 6,8 milioni di euro.Ā La cifra, avanzata dalla Presidenza del Consiglio e dai ministeri dell’Interno e della Difesa, costituitisi parte civile, copre le spese sostenute dalle pubbliche amministrazioni e dalle forze dell’ordine per far fronte alle manifestazioni e agli scontri in Valle di Susa.
UN CONTO SALATO PER LE AZIONI DEI NO TAV
Secondo la memoria depositata in tribunale il costo per ripristinare l’ordine pubblico dopo le azioni dei No Tav, che la Procura di Torino riconduce all’organizzazione di Askatasuna, ammonta a circa 4,1 milioni di euro. Per presidiare i luoghi 24 ore su 24, il Ministero dell’Interno ha impiegato un numero ingente di forze dell’ordine: 205.988 agenti di polizia nel 2020 e 266.451 nel 2021. A ciĆ² si aggiungono le spese per gli straordinari, che hanno superato i 135mila euro. La richiesta di risarcimento danni da parte dello Stato sottolinea il notevole impatto economico delle manifestazioni contro il Tav. La cifra avanzata dall’Avvocatura rappresenta una cifra considerevole e solleva interrogativi sulla responsabilitĆ civile degli imputati e sulle modalitĆ di gestione dell’ordine pubblico in situazioni di forte tensione sociale.